Prima dell’arrivo a Washington del presidente cinese Xi Jinping, Stati Uniti e Cina vogliono trovare un accordo per il controllo degli armamenti nel cyberspazio. A riferirlo al New York Times sono fonti vicine ai negoziati.
L’accordo allo studio, che mira a neutralizzare attacchi a centrali elettriche, sistemi bancari, rete di telefonia mobile e ospedali, non prevederà specifiche protezioni contro la maggior parte degli attacchi che la Cina è stata accusata di condurre contro gli Stati Uniti.
Durante un incontro con gli imprenditori, avvenuto mercoledì scorso, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha accennato all’accordo dicendo che il crescente numero di attacchi informatici «potrebbe essere uno dei temi più importanti da discutere al vertice con il presidente cinese» e che il suo obiettivo è di vedere «se noi e i cinesi siamo in grado di avviare un processo di negoziati che finirebbe per vedere la partecipazione di altri Paesi».
Non ci saranno accenni dettagliati sul divieto di attaccare infrastrutture considerate critiche
L’annuncio potrebbe non contenere un accenno specifico e dettagliato al divieto di attaccare infrastrutture considerate critiche. A dirlo un altro funzionario coinvolto nei negoziati. Inoltre, non è ancora chiaro se le nuove regole metteranno fine ad attacchi come quelli che lo scorso anno colpirono la Sony Pictures Entertainment, danneggiando il 70 per cento del sistema informatico e per la quale gli Stati Uniti hanno accusato la Corea del Nord.
Un eventuale accordo tra Cina e USA sarebbe comunque un inizio. Vikram Singh, ex funzionario del Pentagono e vice presidente per la Sicurezza internazionale al Center for American Progress, Tuttavia, spiega che in caso di intesa «sarebbe la prima volta che il cyberspazio viene trattato come un ambiente militare da governare come le armi nucleari, chimiche e biologiche».