Il suo arrivo al Chelsea ha coinciso con la prima vittoria dei Blues in campionato. Pedro Rodriguez è un po’ come “il salvatore della patria” per Josè Mourinho, ovvero quel giocatore capace di realizzare in pieno il suo modello di calcio.
Deseando jugar mi primer partido en Stamford Bridge. Pelearemos por dar una victoria a nuestra afición #CFC #CHECRY pic.twitter.com/ECe3OF8NIW
— Pedro Rodríguez (@_Pedro17_) August 28, 2015
Se il tecnico portoghese è sempre stato invaghito di Pedro fin da quando allenava il Real Madrid, lo spagnolo ha invece imparato a conoscerlo in queste prime settimane al Chelsea restandone piacevolmente sorpreso. In un’intervista al quotidiano iberico Marca dal ritiro della nazionale spagnola, l’ex stella del Barcellona ha parlato di Mourinho in termini più che entusiastici: “Mourinho quando lo incontri, ed hai a che fare con lui faccia a faccia, è una persona completamente diversa, ho cambiato subito la mia opinione nei suoi confronti” – ha dichiarato l’esterno di Tenerife – “Si comporta come se tu fossi uno della famiglia, ti sprona, ti valorizza ed ha rispetto per i suoi giocatori. Ma ovviamente esige il massimo da ognuno di noi”.
Il suo addio al Barcellona è stato molto travagliato e difficile, con tanto di pianti dopo la sua conferenza stampa di saluti. Per questo non possono mancare parole d’amore nei confronti della squadra che gli ha consentito di vincere ben 22 titoli da professionista: “Non è stato facile, li sono cresciuto e ho trascorso tutta la mia vita. Non potrei mai esultare dopo un gol, a loro devo tutto quello che ho vinto e che sono diventato. All’allenatore ho iniziato a dire tutto dopo la finale di Champions, poi ad inizio stagione gli ho espresso chiaramente il mio desiderio di andare altrove. Luis Enrique mi ha capito subito e non mi ha bloccato. Non giocavo ed ero arrabbiato, non riuscivo a digerirlo. Poi quando sono entrato ed ho segnato il 5-4, ho provato molto rancore. A quel punto ho capito che il mio percorso era finito. Ringrazio anche Iniesta che ha parlato con la società affinché aiutassero la mia cessione”. Ultima menzione per la Premier League, campionato affascinante e molto diverso dalla Liga: “In Inghilterra si corre molto e il gioco è diverso da quello del Barcellona e della Spagna in generale. Tutto è molto veloce, molto fisico ed un calcio meno ragionato. Mi piace molto però e sono sicuro che il Chelsea sia la scelta giusta per la mia carriera”.