Sono ventidue le applicazioni per smartphone, tablet e web ammesse allo StartApp contest, un concorso rivolto a imprese di nuova costituzione o di giovani, ma anche ha aziende già consolidate. Le app offrono servizi digitali valorizzando open data e archivi in possesso della Regione Toscana: applicazioni per l’accesso agli atti o la sanità e il sociale, la scuole e il turismo e la mobilità, la cultura e il paesaggio.
«Volevamo avvicinare la pubblica amministrazione a cittadini e imprese, offrendo nuovi servizi – racconta l’assessore ai Sistemi informativi e l’e-government, Vittorio Bugli – ma anche coinvolgendo cittadini e imprese nel pensarli e costruirli».
Una giuria di esperti premierà le migliori idee. Votazioni anche sul sito open.toscana.it
Il concorso regionale, lanciato a metà aprile, si è chiuso il 28 luglio: in palio fino a venti premi da massimo ventimila euro l’uno. Una giuria di esperti valuterà i ventidue progetti e dirà, entro la metà di settembre, quanti e a chi saranno assegnati i premi.
Tutte le idee presentate allo StartApp contest saranno pubblicate sul sito open.toscana.it, la piattaforma della Regione Toscana tenuta a battesimo lo scorso settembre. Navigando ciascuno potrà votare la preferita, fino al 15 settembre.
Delle ventidue proposte presentate, dieci arrivano da start up o imprese giovanili mentre dodici da singoli professionisti, nove uomini e tre donne. Il concorso segue all’hackathon, ovvero una maratona per sviluppatori, che si è svolto l’anno scorso all’Internet Festival di Pisa, e al workshop di coprogettazione con i migliori esperti italiani in tema di impresa e startup. «Vogliamo far emergere la comunità toscana che lavora sul web e l’innovazione. Soprattutto vogliamo creare un dialogo nuovo tra quel mondo e la pubblica amministrazione. Penso che ci guadagni sia l’uno che l’altra. Ma soprattutto ci guadagneranno cittadini e imprese», conclude l’assessore.