Taylor Swift ha raccontato alla rivista Vanity Fair alcuni dietro le quinte del caso che ha portato Apple a cambiare il metodo con il quale l’azienda aveva scelto di pagare gli artisti nel periodo di prova gratuito di Apple Music. Durante l’intervista, la cantante ha raccontato di aver scritto la lettera nelle prime ore del mattino.
Taylor Swift aveva paura che la sua potesse essere una lamentela senza senso che Apple non avrebbe mai ascoltato.
Ho scritto quella lettera alle quattro del mattino. Il contratto era appena stato spedito ai miei amici, e uno di loro mi ha inviato una fotografia. Ho letto il termine ‘nessuna compensazione per il proprietario dei diritti’. A volte mi sveglio nel pieno della notte e scrivo una canzone e non riesco a dormire fin quando non l’ho finita, e questo è quello che è successo con quella lettera.
Apple, invece, ha ascoltato e poco dopo la pubblicazione della lettera, Eddy Cue (vice president of Internet Software and Services della Mela) ha comunicato che la società avrebbe retribuito gli artisti anche durante il periodo di prova.
Un comportamento che la stessa Taylor Swift reputa sbalorditivo: «Apple mi ha trattato come una voce della comunità creativa a cui loro tengono molto».
«Trovo ironico che la compagnia multimilionaria abbia reagito alle mie critiche con umiltà, mentre la start-up senza soldi abbia reagito con pesanti critiche», ha concluso la cantante riferendosi a Spotify, azienda leader nel settore della musica in streaming che non ha mai fatto mistero di essere stata molto indispettita dalla scelta di Swift di rimuovere il suo catalogo.