L’Agcom vuole vederci chiaro sulla riduzione da 31 a 28 giorni della cadenza con la quale i clienti di telefonia mobile con ricaricabile devono rinnovare i servizi sottoscritti. L’Autorità garante per le comunicazioni, si legge in una nota, ha segnalato la pratica all’Antitrust per gli accertamenti di competenza. I consumatori, a causa di questa modifica, saranno costretti a pagare di più: tredici volte in un anno invece di dodici.
Wind, dallo scorso mese di marzo, e Vodafone, da giugno, applicano il rinnovo automatico ogni 28 giorni e non più mensilmente come accadeva in precedenza. TIM, invece, cambierà modalità di addebito dal prossimo 2 agosto. La novità porterà gli italiani a spendere mediamente il 7 per cento in più.
Il rinnovo ogni 4 settimane porterà gli italiani a spendere il 7 per cento in più ogni anno
L’Agcom riconosce la libertà commerciale degli operatori ma ha voluto comunque segnalare all’antitrust la manovra perché gli utenti delle ricaricabili, in pochi mesi, hanno visto ridursi drasticamente la possibilità di sottoscrivere offerte di rinnovo automatico mensili e non con scadenza a 28 giorni. L’Autorità ha ritenuto anche non completa l’informazione data agli utenti sull’intenzione di rimodulare le offerte già sottoscritte dando la possibilità di recedere dal contratto, eventualmente passando ad altro operatore senza il pagamento di penali.
«L’auspicio dell’Autorità è che, grazie a tale misura, gli utenti possano acquisire maggiore consapevolezza della reale portata della manovra e scegliere con consapevolezza se esercitare il diritto di recedere dal contratto, passando ad operatori alternativi», conclude la nota.