Producevano falsi iPhone che fruttavano la bellezza di 17 milioni di euro.
E’ finita in manette per questo in Cina una coppia di mezza età, oltre ad altre sette persone, che gestiva una vera e propria fabbrica di smartphone contraffatti alla periferia di Pechino. La chiusura e l’arresto dei due è di maggio, ma le autorità cinesi hanno deciso di rendere pubblica la notizia soltanto ora. L’indagine è partita grazie a una segnalazione della polizia americana, che ha scoperto e successivamente sequestrato diversi iPhone palesemente falsi immessi sul mercato.
Un’operazione, quella portata a termine a Pechino, che s’inquadra in uno sforzo più ampio che le autorità cinesi stanno mettendo in campo per contrastare il mercato del falso, che in Cina è molto esteso. Apple, ad esempio, è uno dei bersagli preferiti. Quattro anni fa su scoperto a Kunming, nel sud del Paese, un negozio della società americana falso, che vendeva prodotti contraffatti con il marchio della Mela. Negozio che però rispecchiava completamente l’originale. Così tanto da accertare, tramite le indagini, che gli stessi commessi erano convinti di lavorare per Cupertino.