Stagione nuova ma abitudini vecchie. Domenica prossima ricomincia la stagione in Inghilterra con il primo atto a Wembley dove va in scena la Community Shield, la Supercoppa inglese, tradizionale preludio della Premier League, che comincerà invece il fine settimana successivo.
Come sempre sarà un Josè Mourinho contro tutti, con il tecnico portoghese subito pronto a lanciare saette velenose indirizzate ad avversari, colleghi e arbitri promettendo un Chelsea “imprevedibile”. Proprio il Chelsea campione d’Inghilterra, trova l’Arsenal, vincitore della Fa Cup. Ed è proprio ai rivali Gunners, e al suo tecnico Arsene Wenger, che Mou rivolge le prime stoccate polemiche. “L’Arsenal non spende? Non me la bevo” ha risposto prontamente l’ex tecnico del Real – “Prendete una calcolatrice, è un calcolo facile da fare. Se sommate quanto speso negli ultimi tre o quattro anni avrete una bella sorpresa”.
Insomma, l’Arsenal spendaccione, tra le rivali per il titolo ma non ci sono solo i biancorossi da temere in stagione: “Ci sono almeno cinque squadre a lottare per il primo posto. E solo quattro posti in Champions League. Significa che una finirà in Europa League”. Il suo Chelsea però, è pronto per la sfida: “Avremo diversi modi di giocare. Con gli attaccanti che abbiamo, potremo giocare con due punte più spesso di quanto faceva in passato”. La scommessa è senza dubbio il colombiano Radamel Falcao, dopo la pessima annata scorsa passata all’Old Trafford: “È un giocatore che in tutta la sua carriera ha sempre dimostrato di valere. È reduce da una brutta stagione, ma crediamo che ci sarà utile”. Mou si attende il rilancio dell’attaccante colombiano, e l’affermazione definitiva di Eden Hazard lo scorso anno proclamato miglior giocatore in Premier League: “Per me vale già i migliori al mondo, è al livello di (Lionel) Messi e (Cristiano) Ronaldo. Anzi, dal momento che i giocatori vengono valutati anche dai titoli che vincono, per me Eden è stato addirittura superiore a Ronaldo che non ha vinto nulla l’anno scorso”. Agli arbitri inglesi il manager dei Blues chiede però di tutelare il suo gioiellino: “L’anno scorso gli avrebbero potuto rompere la gamba in diverse circostanze. Quando io sbaglio la formazione per tre volte vengo licenziato, gli arbitri restano sempre lì. Chiedo che vengano giudicati e sospesi in caso di errori”.
L’ultima stilettata è per il collega Manuel Pellegrini che in estate aveva criticato Mourinho, reo di inseguire sempre le attenzioni mediatiche, attribuendosi le vittorie della sua squadra con la stessa velocità con cui si smarca dai fallimenti: “Quando un tecnico è in vacanza e rilascia interviste per parlare di me, è un suo problema. Mi è capitato di chiamarlo Pellegrino, in passato, ma non per mancanza di rispetto. Solo che ho avuto un giocatore (ai tempi del Barcellona, ndr) che si chiamava (Mauricio) Pellegrino, e mi confondo sempre”. Davvero difficile credere alla sua buona fede.