«Sono felice perchè possiamo costruire una candidatura che serve alle romane e ai romani e non una candidatura che sia funzionale al mese delle Olimpiadi» anche se «importantissima con 3,2 miliardi di persone che osservano la città durante l’evento e un ritorno economico molto importante per tutto il Paese».
Queste le parole del sindaco di Roma Ignazio Marino oggi alla sede del Cio di Losanna, dove con la delegazione italiana ha fatto un punto tecnico sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024.
Oggi a Losanna presentiamo la candidatura olimpica. Inizia la partita di #roma2024 pic.twitter.com/skySHS9AM4
— Ignazio Marino (@ignaziomarino) July 16, 2015
Il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach ha detto che le nuove norme «insistono molto sulla sostenibilità e l’eredità, quindi sulla possibilità di riutilizzo di quanto è stato realizzato in più».
Un punto di vista condiviso pienamente dal sindaco di Roma: già in «campagna elettorale avevo affermato che non volevamo, anche nel settore sportivo, realizzare grandi nuovi costruzioni», ma per quanto possibile «ricucire quello che era stato lasciato abbandonato nel passato e migliorare quello esistente», ha detto citando tra gli esempi il Foro italico, ma anche la Vela di Calatrava.
«Troverei assurdo non riutilizzarla», ha detto. Marino ha insistito anche sul ricorso alla geotermia e i progressi, in corso e futuri, nel sistema di trasporto a Roma. La scelta stessa della localizzazione del Villaggio Olimpico (per il quale «10 aree sono studiate») – ha spiegato – «sarà condizionata fortemente dal trasporto» perchè deve «esserci un asse che permetta all’interno di un’area ben definita un trasporto agevole».
