Chi da sempre è appassionato di varie discipline sportive non può certo chiudere gli occhi di fronte a quello che rappresenta il triathlon. Il nome stesso, per cominciare, ci fa capire che si sta parlando di una disciplina mista comprendente ben tre diversi sport uniti con uno stile unico e fluido, quasi a renderli l’uno la continuazione naturale dell’altro.
In genere la lunghezza e le caratteristiche dei percorsi variano molto in base alla levatura atletica dei partecipanti ed in funzione del contesto: se parliamo di semplici gare domenicali la lunghezza dei tracciati, la loro difficoltà e soprattutto quindi la durata complessiva dello sforzo da sostenere saranno sicuramente minori rispetto ad una gara nazionale od olimpica! Si parte sempre con la frazione di nuoto, da compiere in acque libere (fiumi o laghi) oppure in mancanza di spazio in piscine attrezzate per l’occasione.

Terminata questa prima frazione di gara si passa in una zona intermedia detta “di cambio”, dove cioè gli atleti lasciano cuffia e occhialini in rispettive postazioni numerate, inforcano la bici e partono per la seconda frazione.


Unico neo, se vogliamo trovarlo, è quello del tempo: il triathlon ne richiede parecchio per gli allenamenti, i quali devono essere svolti a giorni alterni e indipendentemente l’uno dall’altro. Così se il lunedì saremo in piscina, il martedì si potrà usare la bici e mercoledì sarà previsto l’allenamento di running.
