Il trentunenne militare della Marina, accusato di aver violentato una ragazzina di 16 anni due notti fa nella capitale, nei pressi di piazzale Clodio, ha lasciato gli uffici della questura diretto in carcere.
Il trentunenne originario di Cosenza si è coperto il volto per alcuni istanti mentre lasciava, a bordo dell’auto della polizia, gli uffici di via di San Vitale. A quanto riferito, sarebbe rimasto in silenzio davanti agli investigatori. Entro 48 ore ci sarà l’eventuale convalida del fermo.
Dove si è consumata la violenza
«Siamo dispiaciuti per quello che è successo, ma siamo soddisfatti perché i nostri investigatori hanno individuato subito l’autore del fatto. Hanno lavorato bene e velocemente. Gli elementi a carico dell’indagato sono pregnanti». Così il questore di Roma, Nicolò D’Angelo, commentando l’arresto del presunto autore della violenza sessuale.
Le indagini
Ad incastrare l’uomo sono state le immagini delle telecamere di alcuni negozi della zona e diverse testimonianze. Gli uomini della squadra Mobile sono arrivati a lui dopo indagini che hanno ricostruito il percorso dell’uomo, che aveva lasciato la sua bicicletta legata a un palo dopo aver avvicinato la ragazza e le sue amiche. Un appostamento ha permesso di individuare il fratello del presunto stupratore, che poco dopo l’una di notte era andato a recuperare la bici.
Nel corso della perquisizione effettuata presso l’abitazione del fratello del fermato, denunciato per favoreggiamento, sono stati trovati e sequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, corrispondenti a quelli descritti dalla vittima, indossati dall’indagato la sera della violenza.