ATALANTA – voto 5
Doveva essere la stagione del “salto di qualità”, dopo gli arrivi in nerazzurro di Pinilla e del “papu” Gomez. Invece la Dea Nerazzurra si è trovata a vivere un’annata terribile, la peggiore in termini di punti e di vittorie e degli ultimi 10 anni culminata con una sofferta salvezza alla terzultima giornata. C’è stata anche la separazione da Colantuono, il tecnico che aveva costruito il progetto fino ad ora con la collaborazione del Direttore Marino. Adesso proprio lui e il d.s Sartori, dovranno ricostruire un progetto di crescita valido tornando ad investire su di un tecnico capace e di esperienza come Edy Reja. Le note liete però, si chiamano Zappacolta, Baselli e Sportiello, confermati ad alti livelli.
CAGLIARI – voto 4
L’arrivo di Giulini e di Zeman aveva portato entusiasmo nei rossoblu ma allo steso tempo ha minato le certezze di una squadra che con l’ex Presidente Cellino era riuscita sempre a stupire in termini di gioco e di risultati. Invece un calciomercato completamente sbagliato, una girandola di allenatori senza nessun criterio e un po’ di sfortuna, hanno portato i sardi ad un’amara retrocessione. Dopo un buon inizio, anche il talismano Zeman ha perso la bussola non riuscendo più a tenere il gruppo, che anche con Zola non ha mai dato la sensazione di potersi salvare. L’addio a fine stagione delle bandiere Conti, Cossu e Pusano, sono la conferma della fine di un progetto.
CESENA – voto 4
Alzi la mano chi già ad agosto non aveva annoverato i romagnoli come la prima retrocessa in Serie B. Purtroppo la differenza di organico con il resto della Serie A è stata netta per tutta la stagione e neanche l’avvento di Domenico Di Carlo sulla panchina dei biananconeri è riuscito a far evitare la retrocessione portando orgoglio ed esperienza. Solo verso gennaio la squadra ha sembrato crederci ma con i “soli” Brianza e Defrel (grande scoperta in termini tecnici e di mercato) era difficile colmare il gap con il resto delle pretendenti alla salvezza. Senza i problemi del Parma, forse i romagnoli non avrebbero mai abbandonato l’ultimo posto in classifica.
CHIEVO VERONA – 7
Anche stavolta è stato il “solito” Chievo, ovvero quella squadra che senza squilli di tromba o colpi di mercato sensazionali, riesce a raggiungere i propri obiettivi. E così è stato anche questa volta, nonostante un inizio complicato con la società che ha dovuto cambiare in corsa la guida tecnica riportando i gialloblù Maran al posto di Eugenio Corini. Proprio il tecnico veneto ha dato da subito un gioco concreto e sicuro alla squadra, costruendo una salvezza anticipata che già ad otto giornate dalla fine vedeva i “mussi volanti” tranquilli e senza più pensieri. Nella prossima stagione l’obiettivo potrebbe essere quello di regalare qualche gara divertente in più ai propri tifosi, anche se tra una retrocessione o una salvezza “noiosa”, non abbiamo dubbi sulla risposta che gli interessati potrebbero dare.
EMPOLI – voto 8
Una salvezza arrivata con largo anticipo lanciando in Serie A tantissimi esordienti, di cui molti under 25, il tutto impreziosito da un gioco sempre brillante e mai timoroso. I toscani sono forse la più bella sorpresa di questo campionato, perchè grazie al lavoro straordinario del tecnico Sarri, hanno ridato una vera speranza all’Italia: ovvero che si può giocare, vincere e divertire, anche avendo in squadra calciatori italiani e giovani. Da questo autentico “miracolo” sportivo, può riprendere il cammino del nostro calcio verso quella dimensione di leadership che manca da troppo tempo. Grazie Empoli, grazie Sarri.
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FIORENTINA – voto 6,5
Non è stata una stagione facile per i Viola, alle prese con i tanti infortuni che ormai da anni affliggono la squadra di Montella. Il tecnico campano è riuscito però a sopperire alle assenze di Rossi e di Gomez (per i primi mesi) con il solito bel gioco che ha offerto la sua parte migliore tra gennaio e marzo. Purtroppo l’eliminazione nelle due semifinali di Europa League e Coppa Italia hanno lasciato degli strascichi ma nonostante tutto la Fiorentina ha piazzato il secondo quarto posto consecutivo in campionato lasciandosi dietro Milan, Inter e Napoli. La continuità, oltre alla crescita del gruppo, meritano una sufficienza ampia anche senza la vittoria di un titolo.
GENOA – voto 7,5
I “Grifoni” sono una delle più belle sorprese di questa Serie A. Gasperini ha costruito in estate una quadra perfetta per il suo stile di gioco, con calciatori di grande corsa ma anche di ottima tecnica. Falque, Perotti, Lestienne e l’esplosione definitiva di Bertolacci, hanno portato i rossoblù a riconquistare l’Europa dopo ben cinque stagioni. Peccato che non sia arrivata la licenza Uefa, altrimenti anche l’Europa avrebbe potuto meravigliarsi di questa squadra mai banale e sempre divertente. E poi, giusto per non farsi mancare nulla, il Genoa è stata una delle tre squadre capaci di battere la Juventus in stagione. Chapeau.
HELLAS VERONA – voto 6,5
Una salvezza sofferta ma conquistata alla fine con molte giornate di anticipo. Dopo aver rivoluzionato la squadra nella scorsa estate, Mandorlini ha dovuto far fronte a numerosi problemi di adattamento e di formazione. Dopo una prima parte di stagione assai difficile, da gennaio la squadra ha trovato la sua dimensione tornando a giocare con quel carattere dimostrato lo scorso anno. Artefice della positiva stagione è stato senza dubbio Luca Toni, capocannoniere a 38 anni e terminale offensivo ideale per una squadra che gioca solamente per lui. Adesso serve continuità, per questo Mandorlini è chiamato ad un mercato oculato di grande intelligenza. verona sogna l’Europa, per arrivarci servono pazienza e un progetto serio.
INTER – voto 4,5
Impossibile arrivare alla sufficienza avendo fallito la qualificazione in Europa nonostante gli investimenti estivi e quelli invernali. Squadra che non girava e non divertiva sotto la gestione Mazzarri e che non ha vinto sotto quella di Roberto Mancini. Inammissibili alcuni cali di concertazione che hanno portato a perdere punti preziosi anche quando le concorrenti balbettavano. Uniche note liete la vittoria della classifica cannonieri di Icardi e la presenza in panchina di Mancini, che qualcosa ha già sistemato in corsa e che con 4/5 acquisti mirati nella prossima stagione potrà completare la sua opera di rilancio riportando l’Inter almeno tra le prime quattro posizioni. Insufficiente anche la società, assente ad agosto e poco lungimirante anche a gennaio.
JUVENTUS – voto 10
Quarto scudetto consecutivo, vittoria della Coppa Italia e finale di Champions League. Solo questo basterebbe per meritare un 10 netto. Invece Allegri e i suoi ragazzi sono andati anche oltre riuscendo nell’impresa di perfezionare una squadra già fortissima, acquisendo mentalità europea e una forza di gruppo che non si era vista neanche sotto la gestione Conte. I bianconeri sono l’orgoglio italiano in Europa, la dimostrazione che con il rispetto dei ruoli e con una programmazione attenta e mirata, si possono raggiungere anche i risultati più insperati. La speranza, è che Il modello bianconero sia da ispirazione per tutta la nostra Serie A.
LAZIO – voto 8
Passione, bel gioco ed entusiasmo, dalle parti di Formello non si vedeva da almeno tre anni. Arrivo di Stefano Pioli in panchina ha invece permesso ai biancocelesti di tornare a recitare un ruolo da protagonista, giocando forse il più bel calcio d’Italia e dimostrando come dal lavoro e dalle idee nuove, si possa arrivare a conquistare il terzo posto lasciandosi dietro squadre con il doppio del monte ingaggi. Anche la finale di Coppa Italia, ha riportato la Lazio a giocarsi una finale (e un’altra ci sarà ad agosto per la Supercoppa) impreziosendo una stagione che l’ha innalzata agli onori per qualità di gioco e mentalità europea. Insieme a Juventus ed Empoli, i biancocelesti hanno divertito il pubblico della Serie A.
MILAN – voto 4
Un vero e proprio fallimento su tutta la linea. Calciomercato sbagliato, mentalità inesistente e decimo posto in campionato che vuol dire niente europa.La stagione rossonera è stato un fisico totale, nonostante l’arrivo di Inzaghi aveva portato entusiasmo e voglia di rivoluzione. Invece non c’è stato nulla di tutto questo, considerando che di giovani lanciati nel grande calcio ne abbiamo visto solo uno (e nelle ultime tre giornate) e di gioco neanche l’ombra. La società cambierà in estate il quarto tecnico negli ultimi due anni, cercando di ricominciare con un progetto nuovo. Per co durre il Milan serve esperienza e lungimiranza, doti che purtroppo Inzaghi non ha dimostrato di avere ma che paga forse troppo anche colpe non sue. Quando si fallisce in maniera così netta, la colpa è di tutti, nessuno escluso.
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NAPOLI – voto 5
Il voto, 5, rappresenta anche la posizione in classifica in cui ha chiuso il campionato la squadra di Benitez. Impossibile essere soddisfatti, visti i programmi iniziali e gli investimenti fatti. Ad agosto è stata fallita la qualificazione in Champions League, a gennaio il distacco dalla vetta superava già i dieci punti ed a maggio si usciti dall’Europa League contro una squadra che vale, in termini economici, meno della metà dei partenopei. La vittoria della Supercoppa a dicembre, non può certo cancellare una stagione terminata senza raggiungere neanche la qualificazione ai preliminari di Champions League. La fuga di Benitez a Madrid e quella probabile di alcuni big, deve far riflettere la società che ora si trova a ricostruire su macerie in una piazza non proprio incline a dimenticare subito.
PARMA – voto 7,5
I problemi economici e il fallimento, non hanno fermato l’orgoglio e la professionalità di un gruppo di giocatori e di un tecnico che fino all’ultimo hanno onorato lo sport battendosi sul campo senza paura. Donadoni non ha mai lasciato la squadra sola e i suoi ragazzi gli hanno regalato anche una vittoria sulla Juventus che è stata una grande soddisfazione in una stagione maledetta. La vera vittoria arriverà quando la società verrà acquistata di nuovo (evitando così lo spettro Serie D) e soprattutto quando i responsabili di questo scempio verranno assicurati alla giustizia come è giusto che sia, dopo aver rovinato il nome di una città e la vita di tutte le persone che lavorano nel Parma calcio. Comunque vada grazie Parma, lo sport ha vinto.
PALERMO – voto 7
Una stagione positiva e tanti spunti importanti anche per il prossimo campionato. Inchini e il suo Palermo hanno raggiunto una salvezza meritata con una condotta di gioco attenta e ordinata, avendo sempre consapevolezza dei propri mezzi. La concretezza del suo tecnico, ha portato nell’ambiente rosanero una tranquillità che mancava da tempo dando così modo a calciatori in rampa di lancio come Vazquez e Dybala, di esplodere definitivamente nel grande calcio. In una piazza così esplosiva, per restare in A serviva metodo ed esperienza, doti che Inchini possiede in abbondanza e che la squadra ha capito fin dal primo giorno di ritiro.
ROMA – voto 5,5
L’obiettivo minimo, il secondo posto, è stato raggiunto solamente alla penultima giornata. Troppo poco per una squadra che ha speso più di tutti sul mercato e che partiva per contendere lo scudetto alla Juventus. Un calciomercato sbagliato e valutazioni troppo affrettate, hanno portato la squadra a crollare nella parte centrale della stagione fallendo prima la qualificazione agli ottavi di Champions League e poi venendo eliminata sia in Coppa Italia che in Europa League. L’ennesima stagione senza titoli e una grande involuzione di gioco, non possono far parlare di annata positiva. Il secondo posto e la qualificazione diretta in Champions League, sono un viatico importante per ripartire nella prossima stagione.
SAMPDORIA – voto 7
Sinisa Mihajlovic ha completato il cerchio riportando la Sampdoria in europa dopo averla presa in fondo alla classifica un anno e mezzo fa. I blucerchiati sono stati una delle squadre più belle e solide della Seria A, restando per più di mezzo campionato nei primi cinque posti della classifica salvo poi calare nel finale per colpa di una rosa non lunghissima e attrezzata per restare in vetta. Il lavoro della dirigenza e del tecnico è stato comunque eccezionale e nonostante l’addio dell’allenatore sebo, la Sampdoria resta con un ‘intelaiatura importante anche per la prossima stagione.
SASSUOLO – voto 7
Gli emiliani si sono confermati squadra di assoluto valore. Non era facile ripetersi dopo l’esordio dello scorso anno e invece Di Francesco e i suoi hanno saputo fare ancora meglio conquistando la salvezza praticamente a metà campionato e regalando in ogni gara un gioco spumeggiante e divertente. L’esplosione definitiva di Zaza, Sansone e Berardi, è la vittoria più grande per un gruppo solido e con alle spalle una società seria e competente. Con qualche acquisto mirato e di valore, la squadra è pronta, nella prossima stagione, per togliersi anche qualche soddisfazione viaggiando nell’alta classifica. Il tutto sempre con la sfrontatezza e la libertà, di chi non ha nulla da perdere.
TORINO – voto 7
Confermati non è mai facile, anzi, spesso è più difficile dell’affermarsi. Il Torino è riuscito invece nell’impresa di confermasi ad alti livelli dopo la scorsa stagione da record. Il doppio impegno tra campionato ed Europa League ha tolto forze alla squadra ma Ventura è riuscito con il gioco a sopperire alle partenze di Immobile e Cerci arrivando agli ottavi di Europa League (storica l vittoria a Bilbao) e tornando a vincere un derby dopo 20 anni di attesa. Anche in questa stagione Ventura ha saputo tirare fuori dal mazzo giocatori di grande futuro come Bruno Peres, Benassi, Martinez uniti alle conferma di Glik e Darmian.
UDINESE – voto 5
Impossibile dare la sufficienza ad una squadra che ha raggiunto una salvezza stentata, obiettivo minimo dichiarato dalla società, senza regalare mai un acuto o guizzo d’orgoglio. Stramaccioni non è riuscito a proseguire sulla strada tracciata dai suoi predecessori, che nonostante tutto avevano sempre offerto un calcio piacevole e lanciato al grande calcio giocatori semi sconosciuti. Se un po’ di crescita è arrivata è stata però troppo lenta, lasciando la società a dover ricostruire quasi daccapo un progetto valido per la prossima stagione. Il nuovo stadio però, sarà da grande impulso per investimenti e nuovi arrivi, con Stefano Colantuono che ha tutte le caratteristiche ideali per far tornare a sognare il pubblico friulano.