Per ribaltare il pesante e umiliante 3-0 dell’andata contro il Barcellona, il Bayern Monaco questa sera avrà bisogno di un vero e proprio miracolo sportivo. Il calcio ha dimostrato però di essere aperto a qualsiasi finale, e proprio i bavaresi ne furono protagonisti in negativo quando persero una finale di Champions League ormai vinta nei minuti di recupero contro il Manchester United. Per questo gli uomini di Guardiola sotto sotto ci sperano, anche se apertamente si è preferito giocare a carte coperte.
In passato però, altre tre formazioni tedesche ribaltarono risultati pesantissimi maturati all’andata con prestazioni epiche nel ritorno. Parliamo di Karl Zeiss Jena, Colonia, Werder Brema e Kaiserslautern, squadre che si affidarono al fattore campo per riscrivere la storia.
Nella Coppa Uefa 1980/81, il Karl Zeiss Jena vinse 4-0 contro la Roma ribaltando il 3-0 subito alla stadio Olimpico una settimana prima. Dopo tre reti realizzate in 71′, ci pensò il neo entrato Andreas Bielau a siglare il 4-0 che eliminò una Roma al tempo leader del campionato italiano. Un risultato che fece gridare all’allora presidente Schneider: “Siamo una delle più forti squadre d’Europa”.
Discorso identico per il Colonia, che scrisse una delle pagine più belle della storia del calcio andando a vincere 4-0 al Camp Nou contro il Barcellona. Sempre nella Coppa Uefa 1980/81, i catalani vinsero 1-0 in Germania e si preparavano a superare il turno senza problemi. I biancorossi di Rinus Michels giocarono una partita straordinaria segnando la rete del 4-0 con Dieter Muller sotto una pioggia di monetine lanciate dai tifosi balugrana inferociti per l’incredibile sconfitta. Una gara che è entrata di diritto nell’albo d’oro delle più belle gare della Coppa Uefa.
Ancora meglio fece il Kaiserslautern, che nella stagione 1981/82 eliminò il Real Madrid dopo aver perso all’andata per 3-1 nei quarti di finale di Coppa Uefa. I Rossi sbriciolarono il Real in appena 15′ segnando due reti con Funkel e costringendo i Blancos a giocare in nove per le espulsioni di San Josè e Cunningham. Nella ripresa arrivarono come un fiume in piena le reti di Bongartz, Eilenfeldt e Geye.
E’ rimasto nella storia il 7-3 rifilato dal Bayer Uerdingen alla Dinamo Dresda nella Coppa Uefa 1985/1986 (andata 0-2) ma ancora di più la vittoria del Bayer Leverkusen nella finale di Coppa Uefa 1987/88, quando i rossoneri di Ribbeck vinsero 3-0 in casa dopo aver perso con lo stesso punteggio al Sarrià di Barcellona una settimana prima. Al Ulrich-Haberland Stadion di Leverkusen, le reti di Tita, Gotz e Cha Bum-Kun diedero la possibilità alla squadra tedesca di arrivare alla lotteria dei calci di rigore. Gli errori di Urquiaga, Zuniga e Losada consegneranno la Coppa al Bayer che vinse 3-2.
Riguarda proprio il Bayern Monaco invece la “remuntada” del 1988/89, quando i bavaresi ribaltarono il 2-0 subito in casa dall’Inter negli ottavi di finale di Coppa Uefa, vincendo nel ritorno per 3-1 a Milano. I nerazzurri, che proprio in quella stagione avevano acquistato Matthaus e Andreas Brehme, persero in casa sotto i colpi di Wohlfarth, Augenthaler e Wegmann e non servì a nulla la rete di Aldo Serena.
In ordine si tempo vengono ricordate anche le vittorie del Karlsruher contro il Valencia (7-0 nel ritorno dopo il 3-1 dell’andata) il 4-0 del Werder Brema contro il Lione (andata 3-0 per i francesi)nella Coppa Uefa 1999/2000 e soprattutto il ribaltone del Monaco ai danni del Real Madrid nei quarti di finale di Champions League, dove i biancorossi del principato vinsero 3-1 nel ritorno dopo aver perso 4-2 al Santiago Bernabeu. Una doppietta di Giuly e la rete dell’ex Morientes, mandarono i francesi in semifinale contro il Chelsea nonostante la rete iniziale di Raul.