In una recente intervista pubblicata in esclusiva sul nostro sito, il d.s. del Borussia M’gladbach Max Eberl, invitava i propri tifosi a sognare in grande e senza avere paura di farlo. Questo perché grazie al meraviglioso lavoro suo e del tecnico Lucien Favre, il Borussia poteva aspirare nuovamente ad un ruolo di primo piano sia in Germania che in Europa. Così è stato, perché in appena tre anni i Fohlen hanno scalato posizioni tornando a recitare quel ruolo da protagonista che gli compete per storia e blasone. Scelte di mercato azzimatissime e crescita esponenziale dei propri giovani, hanno regalato alla società il quarto posto in campionato tre anni fa, la qualificazione in Europa League diretta lo scorso anno e il secondo posto (in attesa della partita del Wolfsburg) in questa stagione.
Un’ascesa senza precedenti che ha fatti rivivere ai tifosi bianconeroverdi i fasti degli anni ’70, dove i Fohlen erano uno dei primi club al mondo. 63 punti in campionato il Borussia non li raggiungeva dalla stagione 1983/84, oltre 31 anni fa. Quasi una vita, come i 22 anni passati per riuscire a battere il Leverkusen in casa. Ieri, con un netto 3-0, il Borussia ha riscritto la storia mettendo un’importante ipoteca sulla qualificazione diretta in Champions League, con il Bayer ormai lontano 5 punti. Il Gladbach non viveva un momento così bello dal 1995, anno in cui vinse la Coppa di Germania, ultimo titolo conquistato dalla società dei “puledri”. In questa stagione Favre ha saputo costruire un gruppo straordinario capace di infilare nel girone di ritorno ben 12 risultati utili consecutivi, con 9 vittorie e 3 pareggi. Nessuno ha saputo fare meglio in questa stagione, al di la del Bayern Monaco che comunque ha costruito la vittoria del titolo grazie ad un super girone di andata. Dopo tanti anni di fallimenti e di stagioni difficili, specie negli anni ’90, il Borussia vuole tornare nel maggior palcoscenico europeo che manca addirittura dal 1979. Bravo Eberl, il nuovo ciclo Borussia è appena iniziato.