Dubai prepara un futuro green. La perla degli Emirati, famosa per i grattacieli, il business sfrenato e i mega centri commerciali dove trovano posto i marchi più prestigiosi del mondo, sta lavorando a una svolta sostenibile in vista di Expo 2020. Nel 2016 la superficie occupata da edifici totalmente green potrebbe raggiungere 800 ettari. Ad annunciarlo i partecipanti all’incontro che si è svolto a Milano su «Architecture and Sustainability» nell’ambito di Dubai Next, l’iniziativa della Dubai Culture&Art Authority per affermare la città come hub della creatività a 360 gradi.
dubai vuole tagliare il proprio impatto ambientale. Entro il 2020 consumi ridotti del 20%
«L’economia creativa di Dubai – ha detto Richard Wagner, vicepresidente della Archi-tectural Association di Dubai – è cresciuta in termini di dimensioni e di riconoscimento al pari dello sviluppo della città, raggiungendo un livello che la mette in grado di competere nella scena mondiale. Il “design in Dubai” sta diventando sempre più riconoscibile e apprezzato alle grandi capitali mondiali del design, come Londra, Berlino e Milano».
Lo sviluppo dell’architettura green permetterà a Dubai di diventare nel 2020 la capitale mondiale dell’ecosostenibilità, riducendo i consumi fino al 20%, salendo poi al 30% entro il 2030.
Intanto in vista dell’Expo avanzano i progetti che vanno in questa direzione. Dalla Change Initiative, un edificio non solo eco-friendly, ma anche green nella sua filosofia; al progetto Dubai Sustainable City che sarà completato nel 2016 in cui oltre agli edifici green c’è anche una fattoria organica e un eco-resort, può contare su 600.000 pannelli solari che forniranno ai residenti il 60% dell’ energia e un sistema smart per l’ acqua che taglia i consumi del 30%.
Si passa poi al Desert Rose, una “smart city” che sorgerà su 14.000 ettari. Tutti progetti che hanno come filo conduttore la scelta di Dubai di mostrare al mondo intero la possibilità di invertire la rotta e adottare sistemi di vita che impattino meno sull’ambiente. L’ Expo 2020, che si svilupperà su un’area di 438 ettari e ha come temi guida sostenibilità, mobilità e opportunità, prevede per i padiglioni un’unica copertura di tessuto fotovoltaico che li alimenterà.