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Terremoto in Nepal: i morti sono 3.600, recuperati i corpi di due italiani

Nepal

Due italiani, Renzo B. e Marco P. sono morti sabato in Nepal, travolti da una frana staccatasi dalla montagna mentre erano impegnati a 3.500 metri di quota in un trekking nella Rolwaling Valley. A darne la notizia è stata l’Ansa che l’ha appresa da due compagni di viaggio dei due a Kathmandu. Iolanda M., ferita, e Attilio D., invece, sono ricoverati in un ospedale della capitale. Rimangono 5 i nostri connazionali tuttora dispersi: 4 speleologi e un 24enne veronese.

Sono arrivate notizie, invece, dalla donna bergamasca di cui si erano perse le tracce: “Fiorella ha appena chiamato a casa, sta bene, è a Kathmandu non è riuscita a chiamarci prima perchè lì è tutto distrutto, ma ha già prenotato il volo per rientrare in Italia, dovrebbe arrivare domani”. Lo ha annunciato così all’Ansa Gianni Fracassetti, papà della ragazza, che non nasconde tutta la propria gioia per aver potuto risentire la voce della figlia.

Il bilancio del terremoto. I morti provocati dal sisma, intanto, salgono a 3.617, secondo i dati diffusi dalla polizia locale.

4 speleologi italiani ancora dispersi. Nessuna novità arriva a riguardo dei quattro speleologi italiani del Soccorso alplino che si trovavano a Langtang, uno dei villaggi distrutti dal sisma. I contatti con Giuseppe ‘Pino’ Antonini, 53 anni, di Ancona, Gigliola Mancinelli, 51 anni, anche lei di Ancona, medico anestesista, Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Giovanni ‘Nanni’ Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista, si sono interrotti da sabato.

Video: la strada si spezza in due

Soccorsi difficili ed emergenza sfollati. La situazione dopo il sisma e in attesa degli aiuti internazionali resta critica. Decine di migliaia di persone hanno passato la seconda notte in strada, senza ricevere cibo e generi di prima necessità. Si teme che si possano anche diffondere malattie per la mancanza di servizi igienici e la totale assenza della raccolta della spazzatura. Nella maggior parte della capitale, intanto, manca ancora la corrente elettrica e quindi molti servizi, come i telefonini e bancomat sono fuori uso. Funziona, ma si sta congestionando, l’aeroporto, preso d’assalto da migliaia di turisti – in larga parte indiani e europei – che stanno cercando un volo per rientrare a casa. Nella notte si sono ridotte le scosse di assestamento e quindi diversi nepalesi sono ritornati ai posti di lavoro stamane in auto e in moto.

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