Non si diventa squadre leggendarie per caso, perché il DNA da “vincenti” non lo si compra neanche con i dollari di sceicchi o magnati vari. E se il Bayern Monaco è forse tra le prime tre squadre al mondo per storia e blasone, sarà perché nei momenti decisivi difficilmente ha sbagliato.
Così è stato anche nella gara più importante della stagione, il quarto di finale contro il Porto che i bavaresi hanno dominato dall’inizio alla fine riuscendo a trasformare una rimonta in un trionfo epico. I bavaresi di Guardiola sono infatti l’unica squadra della storia ad aver segnato cinque reti durante il primo tempo di una fase finale di Champions League scaricando sui portoghesi le frustrazioni e le polemiche nate nell’ultima settimana. Niente ha potuto il Porto contro lo strapotere tedesco, capace di confezionare la più bella partita dell’anno e chiudere il discorso qualificazione dopo soli 27′ di gioco. Senza Ribery, Robben, Alaba, Schweinsteiger, Benatia e Martinez, Guardiola ha trovato nel gruppo la vera forza di questo Bayern.
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Primo tempo storico – I primi 45′ dell’Allianz Arena sono un film da far vedere e rivedere ai più piccoli. Gli uomini di Guardiola hanno schiacciato subito i lusitani nella loro metà campo trovando il gol del vantaggio con Thiago Alcantara già al 14′ con un colpo di testa in anticipo su Maicon. Il difensore brasiliano corona la sua serata disastrosa facendosi anticipare ancora una volta da Boateng per il 2-0. Neanche il tempo di festeggiare che i bavaresi completano la rimonta con il primo gol di Lewandowski che su sponda di Muller segna ancora di testa.
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Porto alle corde e al 36′ Thomas Muller diventa il marcatore tedesco con più gol in Champions League segnando di destro la quarta rete. Il recital non è finito perché ancora Lewandowski fulmina Fabiano dopo un ottimo controllo in area. Guardiola non sta nella pelle e l’esultanza sul quinto gol è degna di un vero ultras.
Vittoria N° 77 di Guardiola su 100 partite alla guida del Bayern. Il resto sono 12 pareggi e 11 sconfitte.
Passerella finale – Il secondo tempo è ancora un monologo Bayern, che però al contrario della prima frazione di gioco, decide di non accelerare ma di controllare la gara. L’inserimento di Rode ne è la dimostrazione, con i tedeschi che lasciano al Porto anche la chance di segnare la rete della bandiera con Jackson Martinez. Non può finire così però, perché il Bayern corona la sua serata di grazia segando anche la sesta rete con Xabi Alonso, uno che all’andata fu l’artefice della debacle tedesca e che con un gran destro all’angolino dimostra di essere ancora un grandissimo campione. Il Bayern c’è ancora, nonostante le assenze e nonostante le polemiche. Chiunque voglia vincere questa edizione della Champions League, dovrà fare i conti con gli uomini (pochi) di Pep Guardiola.
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Bayern Monaco – Porto 6-1
Bayern: Neuer; Rafinha, Badstuber, Boateng, Bernat; Lahm, Alonso, Thiago; Goetze, Muller, Lewandowski. All. Guardiola
Porto: Fabiano, Reyes, Marcano, Maicon, Martins Indi; Herrera, Casemiro, Oliver; Quaresma, Martinez, Brahimi. All. Lopotegui
Arbitro:Atkinson
Marcatori:14′ Thiago, 22′ Boateng, 27′, 41′ Lewandowski, 36′ Muller, 73′ Martinez, 88′ Alonso