È arrivato il grande giorno. Il Mobilegeddon è cominciato. Google sta aggiornando il proprio algoritmo per dare maggiore risalto ai siti web responsive, quelli che offrono una visuale ottimale dei contenuti anche su mobile. Sta per avvenire una vera e propria rivoluzione in ottica SEO. Molti siti importanti, da sempre presenti nei primi risultati del noto motore di ricerca, potrebbero scivolare in posizioni più basse.
Google non perdona. Sarà quasi certamente penalizzato anche il sito dell’Unione europea, non ottimizzato per una corretta visualizzazione da mobile. L’azienda con sede a Mountain View ha annunciato i cambiamenti all’algoritmo lo scorso febbraio, dando ai webmaster due mesi di tempo per aggiornare i vari portali web. Google non poteva fare altro. L’azienda californiana si è dovuta adattare a quelle che sono le nuove abitudini degli internauti: il 60% delle ricerche viene effettuato da smartphone e tablet.
21 aprile. Il Mobilegeddon di Google è cominciato!
L’algoritmo che determina il posizionamento sul motore di ricerca Google non terrà conto soltanto della capacità responsive di un sito web. Rimarranno attivi altri fattori a determinate il piazzamento nella SERP di un contenuto web, alcuni noti (testi troppo piccoli o link non accessibili), altri custoditi con segreto da Google per evitare un utilizzo ingannevole di quest’ultimi. Se volete sapere se il vostro sito è visto da Google come “ottimizzato per il mobile” cliccate qui.