Il mondo della programmazione è diventato negli anni sempre più alla portata di tutti. Vi partecipano appassionati di elettronica e informatica fino a dei veri e propri professionisti che fanno della programmazione il proprio lavoro. Grazie ad un’indagine condotta da Stack Overflow, il famoso sito di domande e risposte, abbiamo una visione migliore di tutto ciò che gira intorno al mondo della programmazione nonché cosa gira nella testa del singolo programmatore. Ecco le 10 cose che non sapevi.
I più “vecchi” sono gli americani
Con un’età media di 31 anni, i programmatori più anziani sono perlopiù di origine americana, seguiti da Regno Unito e Canada. Gli Stati Uniti, e in particolare la Silicon Valley, è il luogo da dove sono nate le più grandi aziende di informatica tutt’ora esistenti: Google, Apple, HP sono i più grandi nomi nati nella Silicon Valley. Dato curioso per l’India dove l’età media è di 25 anni.
Non è una cosa per soli uomini… anzi!
Il programmatore è considerato, agli occhi di una persona completamente estranea, l’uomo privo di vita sociale capace di stare ore ed ore davanti a uno schermo. In realtà, sempre più donne si stanno avvicinando a questo mondo, con circa il 20% dei programmatori totali di sesso femminile. Si tratta però di un dato incerto, visto che l’indagine rileva solo un 8% di programmatrici donne.
In India il 15% dei programmatori è donna
Soprattutto in India il 15% dei programmatori è di sesso femminile, contro il 4.8% in USA e il 2.3 in Svezia.
I programmatori preferiscono Windows
Che vi piaccia o meno, gran parte dei programmatori utilizza sistemi operativi Windows, in particolare Windows 7. OS X si classifica al secondo posto per sistema operativo singolo utilizzato, seguito da Linux e Windows 8.
JavaScript e SQL i due linguaggi più usati…
In percentuale, il 55% dei programmatori utilizza quotidianamente Javascript, il 48% SQL e il 37% Java. Al quarto posto troviamo C#, il linguaggio di casa Microsoft, con una percentuale del 31.6%.
… Salesforce e Visual Basic i più odiati
Tra i linguaggi più odiati troviamo Visual Basic, con un 72%, sorpassato solo da Salesforce per un solo punto percentuale.
Negli Stati Uniti lo stipendio è doppio rispetto all’Europa
In media un programmatore americano guadagna fino a 90.000 dollari l’anno, con picchi di 98.000 se si tratta di Objective-C e Node.js (due linguaggi di programmazione molto famosi, il primo usato da Apple). In Europa occidentale lo stipendio crolla, con una media di 50.000$ l’anno. Peggio ancora per l‘Europa orientale con una media di 25.000 dollari l’anno.
Lavorare in remoto è più remunerativo
Mediamente chi lavora in remoto guadagna di più rispetto a chi si trova in un ufficio dell’azienda. Nello specifico, il programmatore remoto full-time guadagna circa il 40% in più di un programmatore “da ufficio”.
In Ucraina mangiano più Big Mac
Secondo l’indice Big Mac dell’Economist, gli sviluppatori ucraini hanno più potere d’acquisto. L’indagine si è basata sul numero di Big Mac che il singolo programmatore si può comprare.
I programmatori adorano il loro lavoro
Il mondo della programmazione non è per niente facile. Frustazione e difficoltà sono sempre all’ordine del giorno. Però chi intraprende questo tipo di carriera apprezza il proprio lavoro anche a distanza d’anni.