Una delusione d’amore, si sa, può avere molti risvolti e uno dei meno auspicabili è che l’ex compagno decida di spiattellare su internet i vostri scatti più “hot”. Scarsa moralità a parte, però, adesso diffondere in rete immagini ritraenti nudi i vostri ex è un atto perseguibile per legge.
Succede nel Regno Unito, dove il Criminal Justice system e la Court Act hanno definito il “revenge porn” (tradotto letterelmente “porno-vendetta”) come un reato specifico. Una misura tesa a scoraggiare e condannare severamente tutti quei comportamenti di “trolling” su internet (ovvero chi invia messaggi provocatori o aggressivi con lo scopo di scatenare un litigio) identificandoli come reati gravi e stabilendo per loro la pena massima.
Adesso rientrano nell’accusa del “revenge-porn” tutte le immagini inviate o pubblicate senza consenso e con il chiaro scopo di ledere all’immagine della persona sui social network, oppure quelle condivise tramite messaggio di testo a terzi o semplicemente fotografie in cui sono mostrate fisicamente nudità di un’altra persona in pubblico. Sanzioni finalmente adeguate per chi pubblica online immagini a sfondo sessuale di ex-fidanzati per vendetta – o “senza il loro consenso e con l’intento di causare disagio” – che rischia fino a due anni di carcere.
Un grosso passo avanti se si pensa che attualmente l’invio di un messaggio o immagine con l’evidente scopo di “causare disagio o ansia” comporta una pena massima di soli sei mesi. Un messaggio chiaro del governo inglese: tolleranza zero verso questi tipi di comportamento e sanzioni massime.

Chris Grayling, il ministro della Giustizia, ha dichiarato: “Un crimine deve essere condannato, gli accusati di gravi reati hanno pene detentive più lunghe e adesso abbiamo un nuova legge per fare giustizia nella maniera più rapida e repressiva possibile per le vittime e per il pubblico. Oltre a includere una serie di nuovi reati e di altri importanti cambiamenti giuridici, le nostre riforme stanno rafforzando i poteri di condanna per fornire una migliore protezione alla nostra comunità”.
