Bella, inarrestabile e vincente. La Lazio di Stefano Pioli è un piacere per gli occhi che diverte tifosi e semplici spettatori perché, Juventus a parte, nessuna squadra in Italia offre uno spettacolo simile fatto di pressing, gioco in velocità e contropiedi letali. Nessuno poi ha in rosa Felipe Anderson, calciatore che in questo momento delizia e decide le gare da solo come solo i grandi campioni sanno fare. C’è tanto di suo nel 2-0 biancoceleste contro un coraggioso Hellas Verona, dove la Lazio ha infilato la sesta vittoria consecutiva ma soprattutto ha blindato il terzo posto allungando sul Napoli a +5 fermato in casa dall’Atalanta sul pari.
Subito Felipe – La partenza della Lazio è bruciante, proprio come gli ultimi due mesi di campionato: al 4’ cross dalla destra di Basta e Felipe Anderson di testa beffa Moras e Rodriguez infilando Benussi a fin di palo. Olimpico impazzito con l’ex Santos Anderson che vola sotto la curva per abbracciare il suo pubblico e prendersi i cori dei 40.000 laziali presenti. Il Verona però non perde la bussola e al minuto 11’ con Moras sempre di testa costringe Marchetti a superarsi per evitare il pareggio deviando l’incornata del greco sul palo.
La lazio vola a +5 sul Napoli e resta a – 1 dalla Roma. Domenica arriva il sorpasso?
Il numero uno biancoceleste dimostra subito di meritare la chiamata in nazionale arrivata oggi pomeriggio dopo l’infortunio accorso al genoano Perin. Si tratta solo di un pericolo sporadico per i padroni di casa che tornano immediatamente in avanti e in almeno tre occasioni sfiorano il raddoppio con Candreva, Anderson e Klose che davanti a Benussi non trovano la zampata vincente. Il raddoppio è però nell’aria e arriva puntuale nell’ultimo minuto di recupero del primo tempo grazie ad una punizione magistrale di Antonio Candreva che di potenza batte Benussi per il 2-0 Lazio.
Monologo Lazio – Il treno biancoceleste va che è una meraviglia e nella ripresa Stefano Pioli ripropone giustamente gli stessi 11 della prima parte di gioco. Il copione però è sempre lo stesso, con la Lazio nella metà campo avversaria alla ricerca del 3-0 e il Verona a cercare di arginare gli avanti capitolini. L’uomo che però è capace da solo di risolvere una partita è Felipe Anderson, che tra il 17’ e il 21’ si invola per ben due volte verso l’area del Verona palla al piede e di un niente sfiora un meraviglioso gol personale. Solo la traversa, dopo deviazione di Benussi, gli nega la gioia della doppietta e soprattutto la gioia di una rete straordinaria. L’unico neo della squadra di Pioli è forse quello di sprecare troppe palle gol che nella ripresa aumentano ancora quando il tecnico parmigiano manda in campo il rientrante Lulic (in campo il bosniaco dopo tre mesi di stop) e Keita al posto di uno stanchissimo Klose. Il finale di gara è un altro monologo Lazio che può gioire oltre che per la vittoria anche per le belle notizie arrivate da Napoli con il pareggio tra partenopei e Atalanta. Il terzo posto adesso, è una splendida realtà.
Lazio – H. Verona 2-0
Lazio: Marchetti; Basta, de Vrij, Mauricio, Radu; Parolo, Biglia; Candreva, Mauri, Felipe Anderson; Klose. All. Pioli
H. Verona: Benussi; Martic, Moras, Rodriguez, Pisano; Obbadi, Tachtsidis, Ionita; Hallfredsson, Toni, Christodoulopulos. All. Mandorlini.
Arbitro: Massa
Marcatori: 4’ Anderson, 46’ Candreva