Secondo le recenti dichiarazioni dell’IDC riguardanti le quote di mercato della vendita degli smartphone, la guerra per la conquista dell’egemonia sarebbe praticamente conclusa. Infatti, Android e iOS hanno chiuso il 2014 raggiungendo l’86,3% della quota di mercato di smartphone venduti. Mentre i sistemi operativi di Apple e Google hanno visto, anno dopo anno, i propri successi aumentare, Microsoft con Windows Phone non ha seguito la stessa sorte. La sua quota di mercato è ferma al 42% negli Stati Uniti dal 2007 (23% nel mondo), e sembra che neanche il suo rinnovamento del settore mobile possa poter contribuire ad un imminente risalita.
La buona notizia per Windows Phone è che nonostante la sua situazione si trova al terzo posto tra i sistemi operativi più utilizzati nel mondo, occupando il 2,7% della quota di mercato per il 2014. Anche se si trova nella top three, per una azienda come quella di Redmond si tratta di un valore troppo basso, il quale dovrebbe invece aggirarsi tra il 15 e il 20%. Un po’ a sorpresa di tutti, BlackBerry ha guadagnato lo 0,4% di share, mentre le altre società si sono dovute dividere il restante 0,6%.
In sostanza, possiamo affermare che Google e Apple hanno chiuso ogni possibilità di ribattuta alla concorrenza in termini di distribuzione dei sistemi operativi. Infatti, se si considerano tutti gli smartphone venduti nel mercato globale, il 96% saranno dotati di Android o iOS. Windows Phone rimane comunque alle spalle dei due top di gamma, un buon risultato, ma ancora lontano da poter rilanciarsi nel mercato mondiale. Il 2015 sarà un anno importante per la piattaforma mobile di Microsoft, pieno di nuovi servizi e start-up, che secondo le stime non saranno comunque in grado di rialzare l’attuale situazione.
In realtà, Microsoft era già a conoscenza di questa perdita di terreno nel settore mobile, infatti, la società dopo aver rilasciato i nuovi prodotti della gamma Lumia, ha spostato la propria attenzione verso lo sviluppo di un servizio di cloud, capace di mettere in comunicazione i vari dispositivi, molto simile al servizio di iCloud, fornito da Apple.
Di sicuro i risultati forniti dall’IDC renderanno facile la vita degli sviluppatori, i quali non dovranno scegliere un sistema operativo tra molti per la creazione delle proprie applicazioni, ma sapranno già su chi puntare. Negli ultimi mesi, gli utenti appassionati di dispositivi mobili hanno incrementato la propria attenzione verso lo sviluppo di app per l’Apple Store, visti i numerosi servizi forniti da Cupertino. E i risultati dell’IDC non faranno altro che aumentare ancora l’affluenza di nuovi sviluppatori.
Data la natura esclusiva di iOS, che richiede un iscrizione con relativa quota per l’utilizzo delle sue risorse, gli sviluppatori sono ora lasciati ad una semplice scelta, cioè o puntare su Android oppure creare un sistema operativo a partire da esso. Già in occidente si è cercato di puntare sulla seconda opzione, ma il non-Google non ha dato i risultati sperati. Non vale lo stesso per i paesi BRIC, per i quali la battaglia di Android è tutt’altro che conclusa.
L’altra questione di Android è che quest’anno dovrà combattere anche per incrementare il proprio profitto, Mentre Apple continua ad aumentare la vendita di iPhone, con prezzi per nulla economici, Android è costretto a scegliere prezzi bassi per poter rimanere competitivi. Alle spalle di Android c’è un enorme pressione di monetizzare da parte di ogni produttore, che provoca tensioni con la società di Mountain View, causando difficoltà alla stessa società.
In conclusione, mentre la battaglia tra gli smartphone sembra completamente conclusa, a favore di Apple e Google, lo scontro tra Android, Android Open Source e iOS sembra più accesa che mai, e stando alla fonti, nel 2015 sarà ancora più violento e aggressivo.