Arrestato Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste, con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Il gip di Asti Giacomo Marson ha accolto la richiesta del pm Laura Deodato. I carabinieri hanno specificato che l’arresto è avvenuto soltanto dopo aver avuto la certezza che i figli fossero usciti per andare a scuola. Stando alle indiscrezioni, l’uomo è rimasto in silenzio alla vista dei carabinieri.
In queste ore gli inquirenti stanno perquisendo la casa in cerca di ulteriori elementi utili all’indagine.
Elena Ceste era scomparsa dalla propria abitazione di Costigliole d’Asti la mattina del 24 gennaio 2014. Nove mesi dopo il suo corpo è stato ritrovato per caso in un canale di scolo nelle campagne vicino alla casa della donna. Il comandante dei carabinieri di Asti, colonnello Fabio Federici, ha fornito ulteriori dettagli relativi alla morte della donna. Dalle indagini è emerso che Elena Ceste è stata uccisa in casa e poi trasportata nel luogo dove è stata ritrovata.
“La donna sarebbe deceduta per morte violenta nella sua abitazione. Escludiamo l’annegamento. Probabile l’asfissia. Riteniamo che il corpo si trovasse nel rio Mersa sin dal giorno della sua scomparsa. Il movente? Una situazione familiare con criticità e conflittualità. Dopo che il cadavere è stato ritrovato, del tutto casualmente, le indagini hanno avuto uno sviluppo più serrato e soprattutto si sono avute maggiori prove sulla colpevolezza del marito. Non abbiamo accelerato i tempi per non creare ulteriori traumi ai quattro bambini figli della coppia.”
Quindi sono state fondamentali per le indagini alcune intercettazioni telefoniche nei confronti di Michele Buoninconti. L’uomo si è sempre dichiarato innocente ma il suo racconto non ha mai convinto del tutto gli inquirenti.