Potrebbe essere stato decapitato uno dei due ostaggi giapponesi nelle mani dell’Isis. L’ultimatum per il pagamento dei 200 milioni di dollari, chiesto dai jihadisti al governo nipponico per il rilascio dei due prigionieri, è scaduto. In rete è comparso un video che mostra il freelance Kenji Goto Jogo mentre tiene in mano un foglio di carta con stampata l’immagine di Haruna Yukawa, il contractor, con la testa mozzata poggiata sul petto. Il filmato è rimbalzato sia su YouTube che su Twitter prima di essere rimosso.
L’ostaggio ancora in vita chiede al suo governo la liberazione, presentando le nuove richieste dell’Isis. Goto, in lingua inglese, si rivolge direttamente al premier Shinzo Abe non chiedendo più soldi ma “la liberazione di una sorella detenuta in Giordania”.
“Chiediamo una vita in cambio di una vita”.
L’autenticità del video è stata confermata da Site, il sito USA che monitora le azioni degli jihadisti sul web. La televisione pubblica del Giappone ha detto che il governo sta verificando l’autenticità del messaggio. Per molti analisti l’immagine di Jogo che tiene in mano una foto dell’altro prigioniero con la testa mozzata è un fotomontaggio.
Prima della pubblicazione di questo video il portavoce Yoshihide Suga aveva dichiarato che il governo giapponese stava continuando a lavorare alla liberazione e che la situazione è ancora difficile.