Allerta massima in Belgio dopo la maxi-operazione che ha portato all’arresto di 13 persone e all’uccisione di due presunti membri di una cellula di jihadisti tornati dalla Siria. Sicurezza rafforzata in tutto il Paese. Le scuole ebraiche di Bruxelles e Anversa sono rimaste chiuse mentre ai cittadini è stato chiesto di recarsi nelle stazioni di polizia solo in caso di stretta necessità.
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Ai poliziotti di Anversa è stato dato il permesso di portare a casa la loro arma di servizio. Secondo le prime indiscrezioni, i terroristi stavano preparando il rapimento e la decapitazione di un importante personaggio. In conferenza stampa i magistrati che indagano hanno parlato anche di un probabile attacco alle forze di polizia: “Possiamo confermare che sappiamo che l’obbiettivo era quello di uccidere funzionari di polizia per la strada o negli uffici. Abbiamo trovato uniformi di poliziotti e questo ci indica questo obbiettivo”.
Secondo l’emittente belga Rtl i membri della cellula di jihadisti sono di origine cecena. Nel municipio di Moelenbeek, a Bruxelles, il sindaco Francoise Schepmans ha confermato al quotidiano Soir l’arresto di una persona nel corso di cinque perquisizioni. Un’altra perquisizione è avvenuta anche nell’area di Schaerbeek. La polizia ha sequestrato quattro kalashnikov, diversi esplosivi e divise da poliziotti.