La procura di Roma indaga contro ignoti per omicidio colposo in relazione alla morte di Pino Daniele, cantautore partenopeo stroncato da un infarto all’età di 59 anni. Dopo i funerali di Roma e Napoli verrà eseguita l’autopsia sul corpo del musicista, come disposto dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal pm Marcello Monteleone.
Si è da poco concluso il primo funerale, tenutosi nella capitale presso il Santuario del Divino Amore. Il secondo ci sarà nella sua amata Napoli alle ore 19, nella basilica reale di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito.
I Carabinieri nel pomeriggio di ieri hanno ascoltato i familiari di Pino Daniele per ricostruire quanto accaduto durante la notte del malore. Vogliono far luce sulla morte dell’artista e su eventuali responsabilità in merito ai soccorsi. Gli investigatori dell’Arma hanno già sequestrato la cartella clinica di Pino Daniele presso l’ospedale Sant’Eugenio su delega dell’autorità giudiziaria.
L’ex moglie del cantante, Fabiola Sciabbarrasi, chiede all’attuale compagna di fare chiarezza: “Amanda, che era l’unica in macchina con Pino nell’ultimo viaggio, dica tutto quello che sa. Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli”, ha affermato la madre dei tre dei suoi figli. “Non ho rapporti con lei a causa di come è stata gestita questa storia negli ultimi dodici mesi. Non ci parliamo ma io andrò fino in fondo. Quella sera in casa c’erano anche i miei figli Sofia e Francesco e Cristina, l’altra figlia femmina di Pino. È stata lei a riaccompagnare a Roma i miei bambini, mentre la ‘signora’ portava in ospedale Pino. Ho letto sui giornali della gomma dell’auto bucata sull’Aurelia ma, non so, questa forse è un’invenzione. In un primo momento avevo rinunciato all’idea dell’autopsia per evitare un ulteriore oltraggio al corpo del padre dei miei figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse sarà necessaria per stabilire che cosa è successo e chiarire meglio la dinamica della morte di Pino. I quesiti sono tanti e tutti ancora aperti. Ripeto, voglio solo la verità e la cercherò in tutti i modi”, ha concluso la donna.
Nella giornata di ieri 100.000 persone hanno partecipato al flash mob in piazza del Plebiscito. Quattro ore di canzoni hanno ricordato l’artista napoletano. “Napul’è”, “Quanno chiove” e “Je so pazz” sono stati tra i brani più cantati dalla folla.