Proseguono i lavori per portare a compimento il progetto “Loon“, con il quale Google intende portare Internet in ogni angolo del mondo sfruttando palloni aerostatici con router incorporati. Quando il colosso di Mountain View presentò il progetto nel 2013 erano in molti a credere che Google non sarebbe riuscita a mantenere in aria per un lungo periodo questi suoi palloni.
Su Google Plus gli ingegneri che si stanno occupando di Project Loon hanno comunicato alcuni traguardi raggiunti. Il più importante riguarda il mantenimento in aria di un pallone aerostatico. Quelli della NASA, molto più grandi rispetto a quelli Google, riescono a rimanersi in attività per circa 60 giorni. Quelli del colosso californiano invece hanno raggiunto i 134 giorni, e costano molto di meno.
Hanno anche dato un nome ad ogni pallone che è riuscito a stabilire un record. “The Marathoner“, ad esempio, è quello che è riuscito a stare in aria ben 134 giorni (record assoluto). “Global Traveller“, invece, è partito dal Brasile lo scorso giugno per alcuni test LTE ed ha attraversato 23 paesi del Sud America, Africa, Asia e Oceania prima di ritirarsi.
Il più veloce, chiamato “Sprint Star“, è arrivato a toccare quota 324 km/h nel passaggio attraverso il Pacifico del Sud e l’Antartide. Se Google vuole riuscire a dare connessione alle persone presenti a terra deve mandare i suoi palloni ad una velocità media di 67 km/h.
Il più temerario è stato capace di resistere a condizioni climatiche assurde. Ribattezzato “The Frosty Survivor“, è sopravvissuto senza danni ad una temperatura di -83°C, registrata durante un passaggio tra il Cile e l’Argentina.
Più passeranno i mesi e più Google riuscirà a migliorare questi suoi palloni. Una combinazione tra questi “Loon” da record potrebbero dare vita al pallone perfetto, quello che gli ingegneri dell’azienda stanno provando a realizzare dallo scorso anno.