Nell’articolo precedente abbiamo capito cosa si intende per OGM, ma non basta, perché la questione OGM è complessa e fa ancora paura a molti di noi. Quali sono le principali preoccupazioni riguardo agli OGM?
Vediamole insieme e cerchiamo di farci un’idea nostra, basata su fatti oggettivi e non su congetture:
- Gli OGM causano la perdita della biodiversità: le sementi geneticamente modificate hanno bisogno di un sistema mono-colturale intensivo, ma è anche vero che gli OGM possono arricchire la biodiversità, riportando sul mercato specie che non è più possibile coltivare per via di attacchi di patogeni e altro (ad esempio il pomodoro San Marzano). Inoltre, il gene desiderato si può trasferire ad altre varietà di piante mediante incroci, esattamente come una varietà non OGM. Parlare di “mais OGM” non significa che ne esita una sola varietà!
- Sono una minaccia per la salute umana: in realtà la maggior parte degli articoli scientifici che denunciano la pericolosità degli OGM per l’uomo sono stati smentiti, tuttavia molti ritengono che per il principio di precauzione è meglio non consumarne. Non dimentichiamo, però, che la maggior parte degli studi scientifici concordano sul fatto che gli insetticidi e i pesticidi (utilizzati nelle colture normali) causano intossicazioni nell’uomo;
- Sono un vantaggio solo per le multinazionali: la ricerca e lo sviluppo di una varietà OGM implica un investimento notevole che può essere fatto solamente da grosse aziende o università. Le multinazionali hanno il brevetto del seme che viene venduto assieme a erbicidi e pesticidi a cui solo le piante OGM sono in grado di resistere;
- Non risolvono la fame nel mondo: certo che non la risolvono! Nei primi anni dopo l’introduzione degli OGM, l’industria enfatizzava le rese particolarmente elevate e addirittura prometteva la riduzione della fame nel mondo: in realtà questo non è un problema agricolo ma soprattutto economico e sociale;
- Il territorio perde la sua cultura e identità: l’Italia basa la propria economia agroalimentare sui prodotti locali, è vero, ma allora, seguendo questo ragionamento, anche l’introduzione di specie esotiche come il kiwi dovrebbe essere proibita!
- Ci sono modi migliori per ottenere la resistenza ai parassiti: è vero, con la rotazione colturale è possibile migliorare la resistenza ad alcuni parassiti, ma questo non vale per tutte le colture, le quali sono resistenti ad alcuni tipi di virus solo se modificate geneticamente. Inoltre la maggior parte degli agricoltori in Italia non pratica più la rotazione colturale, ma preferisce spargere insetticidi per combattere i più comuni parassiti;
Ognuno di noi adesso tiri le somme, ma soprattutto, non smetta mai di informarsi sull’argomento!