Follia pura questa mattina a Madrid nei pressi dello stadio Vicente Calderon. Circa 200 tifosi, verso le 9 di mattina, hanno dato vita ad una serie di scontri tra gruppi Ultras dell’Atletico Madrid e del Deportivo La Coruña, squadre che si sarebbero affrontate alle ore 12 e che ha visto la vittoria per 2-0 della compagine di Diego Simeone.
I gruppi Ultras coinvolti sono quelli del “Riazor Blues” e del “Frente Atletico” ma fonti della Polizia spagnola hanno dichiarato che sarebbero coinvolti anche altri gruppi Ultras del Rayo Vallecano, terza squadra di Madrid e gemellata con il Deportivo La Coruña. I motivi dello scontro sono infatti da rintracciare in vecchie ruggini fra tifoserie rimaste in sospeso da anni e su cui sta indagando la Polizia.
Le due fazioni si sarebbero date appuntamento sulle sponde del fiume Manzanarre tra San Rufo, Virgen del Puerto y Paseo de la Ermita del Santo, dove sono cominciati gli scontri che hanno portato al ferimento grave di un tifoso di 43 anni (sostenitore del Deportivo che è stato lanciato nel fiume e recuperato dai pompieri) che intorno alle 14 è morto per arresto cardiaco all’ospedale San Carlos. Una follia che porta alla morte di un altro uomo prima di una partita di calcio come avvenne già in Spagna nel 1998 quando perse la vita un sostenitore della Real Sociedad. La Polizia, intervenuta sul posto, ha identificato ben 72 persone, arrestandone 14 e mettendone altre 30 in stato di fermo. Atletico Madrid e Deportivo avevano anche provato a rinviare la gara ma la Lega calcio spagnola ha fatto sapere di non aver avuto il tempo necessario per organizzare la sospensione della gara.
Domani mattina alle ore 10, il Consiglio superiore per lo Sport spagnolo ha convocato una riunione d’urgenza per contrastare prontamente la crescente ondata di violenza nel calcio spagnolo e ci saranno le prime serie sanzioni contro chi ha organizzato gli scontri e soprattutto contro chi ha ucciso il tifoso del Deportivo.