Ottavi più vicini, qualificazione a un passo (e a un punto), una vittoria meritata davvero.
Il risultato sembra rispecchiare solo in parte quello che è successo in campo: la Juve avrebbe meritato di più, nonostante un primo tempo da dimenticare, e nonostante la solita fatica nella finalizzazione positiva delle tantissime occasioni da goal costruite. Il secondo tempo si apre con tanta voglia di vincere: la produzione offensiva della Juve è stata di buona qualità, improntata soprattutto sull’aspetto tecnico, scelta non troppo azzeccata date le pessime condizioni del campo. Ma la squadra inizia a dimostrare dalla ripresa, la serenità e il coraggio di vincere una partita in casa di un avversario sulla carta inferiore, ma che poteva rivelarsi in verità fatale: reduce da uno scudetto appena vinto, non ancora condannato dalla matematica, spalleggiato da un caldissimo appoggio dei tifosi. La Juventus ha un solo imperativo, sempre più autoritario dopo il cambio di modulo: mai abbassare il ritmo, quando questo inizia a salire si costruiscono le occasioni, tre in quattro minuti, viziate solo dalla mancata realizzazione in goal.
Il problema è ancora questo, unico difetto della squadra: la Juve avrebbe potuto chiudere la partita prima e con maggiore facilità. Una situazione che, in piccolo, nasconde una valutazione più ampia: nove punti in cinque partite sono pochi, ma sono i punti di chi ancora nasconde in Europa, la sua vera faccia, o che comunque fatica a mostrarla.
Non è la Juve migliore è vero, non gioca ancora con tranquillità, ma le vittorie portano altre vittorie, e la testa va subito alla sfida contro l’Atletico. Un test che può davvero mettere in luce il valore di questa Juve, che dovrà dimostrare rispetto dell’avversario ma senza complessi: ha ragione Allegri a spingere verso la vittoria, sebbene sia sufficiente un pareggio. E fanno bene i tifosi a crederci, e ad aspettarsi una prestazione di valore. Il mister sta coraggiosamente migliorando il grandissimo e fondamentale lavoro di Antonio Conte, aggiungendo novità interessanti che stanno visibilmente dando i loro frutti. La partita di ieri non sarà certo archiviata tra quelle da ricordare ma crea l’attesa giusta e soprattutto un terreno ideale per quella che sarà l’ultima sfida di questa fase a gironi. La juve non può, e non deve deludere: con la vittoria nel derby si concluderebbe un novembre da incorniciare.
Il prossimo mese si aprirà con una nuova sfida: alla Juve sono utili due risultati su tre ma presentarsi a questo confronto con l’atteggiamento di chi può permettersi di accontentarsi, è l’unico modo che può farcelo anche perdere.