Nonostante Google basi gran parte del proprio fatturato sulle pubblicità online, il colosso con sede a Mountain View sta escogitando nuove strade per non esser costretta a tappezzare il web di annunci su come perdere peso in modo rapido o su come rimediare ad una calvizie sempre più in rampa di lancio. Una nuova soluzione è stata ufficializzata proprio poche ore fa.
Il servizio in questione si chiama Google Contributor ed è attualmente in fase di test con 10 partner editoriali, tra cui Mashable, Imgur, WikiHow e Science Daily. Gli utenti che visitano spesso questi siti web possono scegliere di pagare un canone mensile di 1, 2 o 3 dollari al mese per veder sparire tutta la pubblicità presente su questi siti web.
Il contributo può essere pagato con qualsiasi carta e verrà gestito tramite il classico account Google. Ovviamente se pagate per avere zero pubblicità su Mashable vi ritroverete il contenuto lindo e pinto soltanto su quel determinato sito. Non si tratta quindi di un canone univoco che coinvolge tutti i partner Google.
Un portavoce di Google ha dichiarato che Contributor non è altro che l’ennesimo tentativo da parte della società di aiutare gli editori a monetizzare con il loro duro lavoro. Ad inizio anno qualcosa di simile venne messo in piedi anche per coloro realizzano video su YouTube. Gli utenti che visualizzano video su questo enorme contenitore possono inviare una donazione che va da 1 dollaro a 1.500 dollari.