Il rospo è diventato finalmente uno splendido principe azzurro. Ispirandosi alle più belle favole per bambini, il Wolfsburg si gode Kevin De Bruyne, il talento belga che sta trascinando i Lupi alla loro migliore stagione in Bundesliga dal 2009, l’anno dello storico titolo. Pagato ben 22 milioni di euro lo scorso gennaio dal Chelsea, De Bruyne ha impiegato sei mesi per diventare il leader di una squadra che da anni cercava una guida dotata del suo genio. In questa stagione l’ex Werder sta strabiliando tutti con numeri impressionanti, avendo già segnato 4 reti e servito ben 12 assist (il migliore in europa insieme a Koke dell’Atletico Madrid) per la gioia delle punte biancoverdi. Quel che più entusiasma i tifosi e soprattutto il dg Allofs (suo più grande estimatore), è che il belga ha deciso di tirar fuori anche il carattere scuotendo la squadra nei momenti difficili (come accaduto dopo la gara persa con l’Everton) mettendoci la faccia davanti la stampa e facendosi carico delle sue responsabilità, quasi da capitano aggiunto.
Una maturazione a 360 gradi che ha sta ripagando il Wolfsburg per l’enorme investimento fatto e che sta portando il belga a calcare le orme di Diego e del sempre rimpianto Misimovic. Il dg Allofs ha cercato di spiegare il perchè dell’esplosione di De Bruyne in una stagione in cui ci aspettava molto da lui:
“Quando era a Brema era in prestito, per questo il calciatore sapeva che quello non sarebbe stato il suo futuro. Al Chelsea aveva bisogno di più tempo ma la società non poteva aspettare. Quando invece ho incontrato il calciatore per proporgli la nostra offerta, gli ho fatto capire che il Wolfsburg era la squadra ideale per lui, un ambiente che lo avrebbe valorizzato e dove lui poteva fare la storia di questo club. Lui ci ha confidato di essere molto felice da noi e di vedere solo il Wolfsburg nel suo futuro”.
Intanto il prossimo passo sarà quello di eguagliare il record di assist in una stagione che appartiene a Franck Ribery e al già citato Zvjezdan Misimovic, con 20 assist. Se continua così, il belga potrà anche superarlo scrivendo il suo nome nella storia della Bundesliga.