Spesso passiamo le ore a discutere di tecnologia, provando a indovinare quali saranno i progressi del futuro e come cambierà il nostro modo di vivere, essendo ormai circondati da dispositivi elettronici di ogni genere. Negli ultimi anni c’è stato un boom eccezionale degli smartphone, i quali di anno in anno stanno migliorando le proprie prestazioni grazie a processori, schermi e batterie sempre più efficienti, ma ormai il mercato è saturo. Ora serve un’innovazione grande, tanto grande da riuscire a dare una scossa al mercato, rivoluzionando ancora una volta il nostro rapporto con la tecnologia, proprio come fece l’iPhone nell’ormai lontano 2007.
La domanda che ora tutti ci poniamo è: “quale nuova tecnologia potrebbe fare la svolta?” Ebbene, si è scoperto che una piccola startup, nota come Keyssa, avrebbe tutte le carte in regola per tracciare un solco nel futuro dei dispositivi mobili. E questo grazie a “Kiss Connectivity”, una tecnologia proprietaria che sostanzialmente potrebbe prendere tutto ciò che conosciamo in materia di trasferimento dati e gettarlo fuori dalla finestra.
Eric Almgren è il responsabile di questa riservata startup della Silicon Valley e ha recentemente dimostrato come poter trasferire dati tra dispositivi in modo velocissimo. Egli ha preso una copia di Avatar in Full HD (che richiede circa un minuto per essere trasferita da una normale chiavetta USB ad un tablet Surface) e l’ha messa su un disco rigido che utilizza Kiss Connectivity. Poi ha avvicinato a pochi millimetri di distanza un tablet Dell (anch’esso dotato della tecnologia proprietaria) e li ha battuti insieme, innescando il trasferimento dati. Il risultato? In appena 5 secondi il gioco si è concluso, e senza l’utilizzo di cavi.
Giusto per dare un’idea, l’ultimo standard WiFi può trasferire dati alla velocità di 1.35 GB al secondo, l’NFC solamente 400 KB al secondo, mentre il più recente standard USB arriva a 5 GB al secondo. Niente male quest’ultimo, ma bisogna considerare che a differenza dei primi con l’USB è necessario un cavetto per scambiare i dati. Ma tenetevi forti, perché Kiss Connectivity batte tutti gli standard esistenti, essendo in grado di scambiare dati a 6 GB al secondo, ed è wireless. Davvero impressionante.
Ora però vi starete chiedendo quali applicazioni potrebbe avere qualcosa come Kiss Connectiviy sugli smartphone. Bhe prima di tutto c’è da dire che una tale tecnologia non prenderebbe in considerazione solo i telefonini, ma tutti gli apparecchi che hanno bisogno di scambiare dati ad alta velocità. In altre parole, potrebbe rivelarsi il futuro dell’USB, Bluetooth ed NFC, vista anche la grande somiglianza di funzionamento con quest’ultima tecnologia. Si tratta di un concetto talmente interessante da aver suscitato l’interesse di aziende come Samsung e Intel Capital, le quali hanno deciso di appoggiare il progetto.
Ma rivolgendoci in particolare al settore mobile, immaginate uno smartphone senza porte. Nessun connettore per caricare la batteria, nessun jack per le cuffie, niente. Si potrebbe dunque creare un telefono completamente impermeabile, robusto e anche molto bello esteticamente. Inoltre urtandolo delicatamente contro il dispositivo di un amico potremmo scambiarci le foto di una serata, il video del concerto a cui abbiamo appena assistito e altri dati in una manciata di secondi, senza l’ausilio di cavetti. E utilizzando in combinazione questa tecnologia con quelle già in uso per la ricarica wireless, non ci sarebbero problemi ad effettuare qualsiasi operazione – anche molto pesante – in modo facile e veloce.
Al momento la somma raccolta per portare avanti il progetto è di $40 milioni ed il team di esperti che ci lavora, capitanato da Tony Fadell, il geniale padre di iPod e Nest, è composto da circa 40 persone. Anche se ancora non sappiamo in quanto tempo questa tecnologia potrebbe prendere piede, è stato reso noto che ci sono già alcune tra le più grandi aziende del settore alle prese con Kiss Connectivity e si parla del 2015 come anno di esordio per la nuova tecnologia. Le premesse sono ottime, i risultati strabilianti. Non ci resta che attendere l’arrivo di questo “Santo Graal” tecnologico, come lo definì lo stesso Fadell nel 2011, quando Kiss Connectivity era solo uno schizzo su un foglio di carta e nessuno pensava a cosa sarebbe accaduto 4 anni dopo.