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Juventus a +3: vittoria casalinga e conquista della vetta

La Juventus non perde l’occasione di riportarsi subito a tre punti di distanza dalla Roma, che regala questa occasione pareggiando con la Sampdoria nell’anticipo del sabato sera. Juventus che arriva allo scontro con il Palermo dopo una settimana non proprio facile: reduce dalla sconfitta di Atene, ancora al centro di polemiche dopo il botta-risposta tra il presidente Agnelli e la società dell’Inter, punzecchiata dal suo capitano storico, Alessandro Del Piero che in settimana ha definito un’eventuale eliminazione della squadra bianconera dalla fase a gironi “un fallimento”.

Allegri difende la sua squadra e in conferenza stampa parla di critiche ingiuste, ammettendo i propri errori e puntando su una nuova formazione gestita con un leggero turn over: contro il Palermo saranno in campo Pereyra al posto di Lichsteiner, Marchisio che torna al suo ruolo di interno sinistro, e Llorente che torna accanto a Tevez in attacco.
La partita inizia con un ritmo piuttosto lento, i primi venti minuti scorrono senza offrire particolari azioni di gioco, la Juve non riesce a trovare la chiave per sbloccare il match: molti gli errori di disimpegno, poco movimento degli attaccanti.

Cambia tutto con il goal di Vidal al 32′ che nasce da un veloce contropiede di Pereyra e da un assist perfetto di Tevez. La Juve si scrolla di dosso tanta tensione e conclude il primo tempo aspettando che il Palermo salga per colpire nelle ripartenze.

Il secondo tempo si apre con l’ingresso in campo di Lichsteiner e Pogba che sostituisce uno spento Pirlo che però prima di uscire serve su calcio d’angolo l’assist dell’incornata di Llorente che porta la squadra sul 2-0, e che interrompe finalmente il suo digiuno lungo cinque mesi. Il Palermo esce dal match rischiando di incassare il terzo goal su due tentativi da fuori di Marchisio. La partita si conclude con una standing ovation per Tevez che lascia il suo posto a Giovinco pericoloso ma sfortunato con una conclusione che colpisce il palo.

Faticosa conquista di questi tre punti da parte della Juventus, che parte insonnolita e poco produttiva; non perde però in incisività, il fattore Juventus Stadium è ancora determinante.
E’una squadra “meno feroce” di quella di Antonio Conte (così l’ha definita l’ex tecnivo Marcello Lippi), una squadra che adesso predilige il possesso palla, e un gioco che fornisce verticalizzazioni meno veloci, una squadra forse più attenta in fase difensiva ma che morde meno nella fase offensiva. Conquistare tre punti adesso non solo conferma una presenza pesante della squadra in questo campionato, ma allontana malumori e tesioni che sicuramente non rendono sereno l’ambiente e non incidono sempre positivamente sul lavoro di allenatore e giocatori.

Il goal di LLorente, i tentativi di Giovinco sul finale sembrano uno spiraglio di luce per una squadra che continua a dimostrare scarsità in fase di realizzazione.
I tre punti riportano la Juve in vetta alla classifica allentando un pò della costante pressione dei giallorossi, anche se ancora non servono a risolvere alcune delle problematiche che rimangono nell’impostazione di gioco.

Una prima valutazione importante sarà il campo stesso a darcela a metà campionato: non bastano le sole otto giornate e soprattutto non basta un girone di Champion’s che ancora deve concludersi. La vittoria importante ma con soli tre punti di vantaggio la sfida continua, in attesa del prossimo turno infrasettimanale.

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