La Pet Therapy o” terapia per mezzo degli animali”, è nata negli USA nel 1953 e si è diffusa sempre più a partire dagli anni ’70 del 1900 quando il dottor Turk, psichiatra pensò di favorire l’acquisizione di un maggiore autocontrollo in persone con gravi disturbi psichici integrando le normali ed abituali terapie con il prendersi di animali domestici.
La Pet Therapy ancora oggi deve sempre essere considerata ed utilizzata ad integrazione delle terapie specifiche necessarie ad un soggetto in base ai suoi disturbi e non come alternativa ad esse, calibrandola sulle caratteristiche di personalità del soggetto stesso. Anche l’animale e l’operatore di Pet Therapy devono essere adattati all’individuo con il quale dovranno lavorare.
Essa è da evitare quando le persone soffrono di problemi e deficit immunitari oppure non sono capaci di prendersi cura adeguatamente di altri e di animali o manifestano chiaramente comportamenti violenti che potrebbero attuare verso l’animale. Anche persone gravemente fobiche verso i cani o i gatti o altri animali, potrebbero non trarre giovamento da questo tipo di terapia di supporto.
Una esperienza di Pet Therapy può portare a persone che soffrono di gravi problemi psichici o fisici che compromettono il senso di integrità dell’individuo, numerosi vantaggi che si declinano a diversi livelli:
- Livello affettivo: il rapporto con un cane o altro animale domestico come un coniglio,un cane o gatto, un asinello, un cavallo, un delfino, ecc, può riempire temporaneamente un vuoto presente nei rapporti umani e rappresenta anche un modello di interazione che potrà essere successivamente trasferito nei rapporti con le persone in quanto, in modo vicario, migliora la fiducia negli altri e per generalizzazione, nelle persone. Affinché però queste persone sofferenti, non si isolino ulteriormente dagli altri chiudendosi nel rapporto con l’animale è sempre necessario che esse vengano supervisionate da un operatore del settore che le aiuti.
- Livello ludico: gli animali domestici sono sempre pronti a giocare e consentono a persone che soffrono, un rinnovato investimento in questo campo e di sperimentare nuove e diverse esperienze di divertimento, funzionali al buonumore ed alla salute in generale.
- Livello responsabilità: prendersi cura di un animale, richiede un senso costante e consapevole di responsabilità.
- Livello comunicazione: il linguaggio uomo/animale è di tipo semplice e ripetitivo, caratterizzato da toni simili a quello che le mamme utilizzano con i loro bambini piccoli e produce un senso di rassicurazione e conforto sia in chi lo emette che nell’ascoltatore. Un animale domestico, ed in tal caso un cane è un ottimo ascoltatore, non contraddice la persona che parla e non la giudica – anzi si mostra sempre molto interessato anche a discorsi o frasi sempre uguali o che alle persone magari sembrerebbero strani – permettendole di essere meno ansiosa quando lo fa.
- Livello umore: in condizioni di vita molto dolorose per gravi malattie fisiche che hanno generato vissuti depressivi e luttuosi, oltre a richiedere cure stressanti, così come in casi di persone con gravi carenze affettive e disfunzioni temporanee o croniche di tipo cognitivo, la vicinanza ed il contatto con un animale domestico da accarezzare e coccolare, spazzolare ecc., ha un effetto rasserenante e produce sollievo e miglioramento psicofisico.