È la multinazionale farmaceutica Glaxo a dare la funesta notizia ai media: “serve un anno per fare i test, non avremo cure per l’epidemia in corso“. Per Medici senza Frontiere si tratterebbe di “ritardi inammisibili” in un “situazione catastrofica”. Gli operatori sanitari della ONG riferiscono che “nessuno sa quanto durerà l’epidemia”. “Operatori e popolazione in Africa Occidentale non possono permettersi di aspettare: è troppo tardi”, fa sapere Manica Balasegaram, responsabile accesso farmaci della organizzazione sanitaria.
Dagli Stati Uniti rispondono con una accelerazione sulla produzione del siero ZMapp, della californiana Mapp Biopharmaceutical, usato, in via sperimentale sui primi contagi di personale sanitario in Africa occidentale. Intanto Obama, per far fronte all’emergenza Ebola, soprattutto dopo i tre casi di contagio in Texas, nomina un consigliere speciale, Ron Klain, ex capostaff del vice Joe Biden.