Si intitola “È andata così” l’autobiografia in uscita di Gerard Depardieu. Il libro, per le tante rivelazioni che contiene, sembra destinato a far discutere. Il noto attore francese sembra averne combinate davvero di tutti i colori in giovinezza. Secondo quanto scrive, infatti, è stato un gigolò, un ladruncolo che ha passato tre settimane in carcere per aver rubato una macchina, prima di essere salvato dalla miseria da un attore di teatro gay, che pagò per lui gli studi di recitazione. Descrive anche come rubava orologi e denaro agli studenti che partecipavano alle proteste del maggio 1968, ripulendo le loro tasche mentre dormivano in strada. Il momento davvero scioccante arriva quando l’attore francese racconta di come la madre fece di tutto per abortirlo.
“Sono sopravvissuto a tutta la violenza che mia madre ha fatto a sé stessa con ferri, aghi e altri tentativi di uccidere il feto dentro di lei”.
Depardieu era il terzo figlio della donna e lei, rivela l’attore, non lo voleva per nessun motivo. Il padre invece era un alcolizzato violento. Racconta anche della sua amicizia con il presidente russo Vladimir Putin. Si sono incontrati per la prima volta nel 2008 e si sono piaciuti subito, riconoscendo che avevano “molto in comune” .
“Potevamo diventare entrambi teppisti – scrive Depardieu – per questo ci siamo subito trovati in sintonia. Come con me, nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di lui quando aveva 15 anni”.
Per fortuna, la recitazione gli ha cambiato la vita.