Con questa serie di articoli stiamo cercando di capire come riconoscere un valido istruttore in grado di accompagnarci nella nostra, faticosa, esperienza in palestra. Nel precedente articolo abbiamo elencato le tre caratteristiche fondamentali che un buon istruttore dovrebbe possedere. Un istruttore degno di questo titolo dovrebbe essere: un Comunicatore, un Motivatore e sempre Presente (almeno in sala pesi). Oltre a queste caratteristiche basilari, però, servirebbe anche altro…
“Conoscere qualcosa vuol dire saperlo insegnare” Ed è questo il principale metro di valutazione delle capacità del nostro istruttore, non certo la sua muscolatura e nemmeno la sua eloquenza (che è comunque importante). Un buon istruttore è quello che ci farà comprendere come e perché dobbiamo fare qualcosa, rendendoci l’acquisizione dello schema motorio di un esercizio semplice ed intuitiva. L’istruttore ideale ci mostrerà come eseguire un esercizio e sarà presente quando noi lo dovremmo eseguire sincerandosi della corretta esecuzione.
Avere il livello di conoscenza necessario per poter insegnare significa, per un istruttore, possedere delle solide basi tecniche ed una sviluppata capacità di relazione. Sarà difficile fare una valutazione di questo tipo “a prima vista” ma non ci vorrà molto per capire con chi abbiamo a che fare, già dal primo allenamento potremmo capire quali siano le conoscenze e le doti relazionali della persona che abbiamo davanti. L’esposizione dell’esecuzione di un esercizio dovrà essere fatta chiaramente, con pazienza (anche un semplice Squat a corpo libero può essere difficoltoso da eseguire le prime volte) e se necessario ripetuta più volte. “Perdere del tempo” insegnando la corretta esecuzione dei principali esercizi durante i primi allenamenti ci garantirà un credito (sempre di tempo) per il futuro! Abbiamo scoperto un’altra importantissima caratteristica dell’istruttore ideale, nel prossimo articolo ne scopriremo altre!