Novoazovsk, sul Mar d’Azov, è stata invasa dalle truppe russe. La città, insieme ad alcuni centri nel sud della regione di Donetsk, è sotto controllo delle milizie russe. «Ieri i dintorni di Novoazovsk e posizioni delle Forze armate ucraine sono state bombardate dall’artiglieria dal territorio russo. Dopo è stato effettuato un attacco di due colonne di veicoli armati della Federazione russa». E’ il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino a diffondere la notizia.
Petro Poroshenko, Presidente dell’Ucraina cancella la visita in Turchia e convoca un vertice straordinario col Consiglio di sicurezza per «sviluppare il piano di azioni». L’ambasciatore ucraino presso l’Ue Kostiantyn Yelisieiev ha chiesto a Bruxelles «assistenza militare su larga scala» ed «ulteriori, risolute e significative sanzioni per fermare l’aggressore» russo. Non si fa attendere il commento di Yulia Timoshenko: «Stanotte si è verificata l’invasione della Russia sul territorio ucraino. Bisogna dire chiaramente che la Russia ha iniziato la guerra con l’Ucraina», sostiene la ex primo ministro.
Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite convoca, su richiesta della Lituania, una riunione d’urgenza. Catherine Ashton, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza comune, dichiara: «Siamo estremamente preoccupati dagli ultimi sviluppi, inclusi i rapporti di quel che sta avvenendo sul terreno». La Ashton invita Mosca a «mettere fine a ogni tipo di ostilità inclusi i flussi di armi, uomini e mezzi» e a concordare, con gli altri attori in campo, una «soluzione politica».
Il premier Matteo Renzi, nelle vesti di presidente di turno della Ue, ha sentito il presidente russo Putin, al quale ha espresso preoccupazione per «l’intollerabile escalation» in Ucraina. Dall’Italia interviene anche il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, candidata a sostituire la Ashton alla sicurezza e agli affari esteri UE. La Farnesina fa sapere che il ministro ha contattato Pavel Klimkin, suo omologo a Kiev, rinnovando il sostegno dell’Italia all’Ucraina.
Il premier Cameron, da Londra, minaccia “conseguenze”. Si fa sentire anche il presidente della Francia, Hollande, che definisce “inaccettabile e intollerabile” una invasione russa in territorio ucraino. Intanto dalla NATO fanno sapere che oltre mille soldati russi, equipaggiati con “armi pesanti”, sono entrati in Ucraina. Ma è l’ambasciatore USA a Kiev, Geoffrey Pyatt, a fare i commenti più duri e preoccupanti: “La Russia è direttamente coinvolta” negli scontri nell’est dell’Ucraina, fa sapere da Twitter Pyatt; “un numero crescente di soldati russi sta intervenendo direttamente nei combattimenti in territorio ucraino”. Il diplomatico Usa diffonde notizie dell’invio, da parte di Mosca, di un sofisticato sistema antimissile, “Panzir-S1”, e di altri innovativi armamenti.
Mosca smentisce l’accaduto, sostenendo che una singola unità, con pochi uomini, ha casualmente oltrepassato il confine nei giorni scorsi e nega ogni coinvolgimento diretto negli scontri. Le dichiarazioni del premier dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharenko, intervistato dalla tv di Stato russa, contraddicono Mosca. Il leader dei ribelli filorussi dichiara, infatti, che militari russi starebbero combattendo al fianco dei separatisti. Dalle truppe di Kiev arrivano notizie di soldati “passati attraverso il confine russo due giorni fa”. Le colonne espongono” bandiere del Dnr (Repubblica popolare di Donetsk) ma sono forze armate russe regolari”, viene precisato. “Ci sono carri armati per le strade, in città si combatte”, affermano i residenti intervistati dai media locali.