Chi diceva che WhatsApp fosse ormai trapassata si è sbagliato di grosso; la strada verso la fine è ancora lunga, i numeri non mentono. La più famosa tra le app di messaggistica continua a crescere registrando oltre 600 milioni di utenti attivi ogni mese. A renderlo noto il capo e fondatore Jan Koum, con un tweet ai suoi seguaci in tutto il mondo. Con questo ultimo inedito aggiornamento la base d’utenza di WhatsApp ha segnato un incremento di 100 milioni rispetto al mese di aprile mentre, solo 14 mesi fa, registrava circa 250 milioni di utenti attivi. Tutto ciò non è poco se pensiamo alle peripezie che WhatsApp ha compiuto finora e che, tante volte, l’hanno portata ad essere la più odiata fra il pubblico.
Now serving 600,000,000 monthly active users. Yes, active and registered are very different types of numbers…
— jan koum (@jankoum) 25 Agosto 2014
Lanciata nel 2009, l’applicazione di chatting resta gratuita per un anno dopodiché i nuovi utenti si vedono “costretti” a pagare un’abbonamento annuale (circa un dollaro) per usufruire del servizio oltre che trovare, saltuariamente, anche la stessa app a pagamento. Questo, inutile dirlo, ha sollevato non poche polemiche fumentate dai continui interventi di manutenzione e problemi che mandavano “KO” WhatsApp. A febbraio 2014 viene acquistata da Facebook e le entrate permettono a Koum di mantenere gratuita e priva di pubblicità la sua app, riguadagnandosi un bel po’ la fiducia degli utenti attraverso un servizio di messaggistica senza troppi fronzoli e più stabile.
Ovvio che, anche con questo suo primato di 600 milioni di utenti, WhatsApp non è certo l’unica app mobile di questo genere in lizza per conquistare il settore della messaggistica istantanea. Tanti altri rivali stanno già raccogliendo un sacco di consensi tra il pubblico, basti pensare a Telegram o Viber, WeChat, Tango, Line, BBM e solo per citare i più importanti.