Molte persone afflitte da una scarsa autostima nelle loro capacità e potenzialità, anche se di fatto sono molto capaci, possono incontrare maggiori difficoltà di altre, magari in realtà meno capaci ma più fiere di se, nell’ottenere successo nei risultati che si propongono in alcuni compiti presentando allo stesso tempo, una tendenza a rimandare le decisioni per timore delle loro conseguenze negative che tendono a sovrastimare.
E’ però possibile sviluppare ed aumentare la fiducia in se stessi. Come? Affrontando una serie graduale di step. Ad esempio, proponiamoci alcuni piccoli ma importanti compiti da affrontare step by step tipo quelli sinteticamente ed indicativamente descritti sotto.
Vediamo allora quali potrebbero essere tali step.
- Stabilire e raggiungere piccoli obiettivi: è il primo step da affrontare per migliorare la propria stima di sé. A tal fine di riuscire, sarà nostra cura prendere ogni precauzioni necessaria, in modo tale da uscire dal circolo vizioso nel quale siamo involontariamente caduti.
- Riuscire nel raggiungere degli obiettivi che dimostrino a se stessi le proprie capacità oltre a far diminuire la propria ansia, disperazione e frustrazione, farà aumentare la fiducia in noi stessi e ciò renderà possibile proporci di affrontare con gradualità anche degli obiettivi via via leggermente più complessi. In tal modo, potremo così uscire dal loop disfunzionale nel quale siamo imprigionati e sostituire l’idea di sicuro fallimento che ci blocca con quella di successo e soddisfazione.
- Cambiare una abitudine negativa con una più sana può essere un secondo obiettivo utile. Cosa potremmo cambiare? Ad esempio, se siamo dei fumatori accaniti anche a causa della nostra ansia, proponiamoci di smettere per salvaguardare la nostra salute, iniziando a fumare gradualmente meno. Oppure possiamo iniziare a mangiare in modo più salutare se siamo ad esempio soliti mangiare abitualmente cibo dei fast food o comunque insano. O ancora, se siamo molto sedentari potremmo anche pensare di iniziare di andare una o due volte alla settimana, a fare una camminata di 30 minuti (che inizialmente potrebbero essere anche soltanto 15 se siamo da molto fuori allenamento) oppure a correre un pò o di andare in palestra o in piscina, a seconda di ciò che più ci piace e sentiamo a noi affine come tipo di attività fisica. Ed anche ascoltando il consiglio del nostro medico.
- Affrontare situazioni che suscitano ansia oppure un altro tipo di disagio che tende abitualmente a bloccarci e ci spinge a rimandare ( aumentando però il disagio stesso e il timore di non riuscire a farcela nell’impresa). Potremmo ad esempio provare a parlare con il/la nostro/a partner di una situazione problematica nel caso essa sia presente e cercare così di risolverla insieme, sperimentando che non si trattava di una difficoltà e situazione insormontabile, oppure potremmo chiedere al nostro capo di concederci un permesso di lavoro che desideravamo da tanto per poter fare una cosa a cui teniamo molto e che finora abbiamo lasciato indietro a causa del nostro blocco e tendenza a rimandare. Consideriamo che anche nel caso in cui non dovessimo riuscire a risolvere i problemi esattamente nel modo in cui speravamo, aver affrontato le situazioni temute (che naturalmente potrebbero essere anche altre avendo quelle sopra descritte una valenza esemplificativa ), aumenterà la fiducia in noi stessi e nella nostra capacità di poter affrontare anche altre situazioni magari più spinose, cosa di cui poi saremo sempre più orgogliosi.
- Imparare a concentrarsi sugli aspetti positivi delle situazioni e ad evitare di visualizzare eventuali conseguenze “catastrofiche” relative alle nostre decisioni. Immaginare conseguenze disastrose infatti, nel caso la nostra decisione si rivelasse nei risultati non conforme alle nostre aspettative o anche addirittura, immaginare tale tipo di conseguenze per il solo fatto di aver preso una decisione, ha un alto costo in termini emotivi poiché produce frustrazione, fa perdere la fiducia in se stessi e riduce il coraggio di passare all’azione per ottenere il risultato desiderato bloccandoci, anche se in realtà, saremmo ben in grado di riuscire ad attuare e portare a termine le nostre decisioni. Utilizzando la tecnica dei piccoli passi e dei piccoli obiettivi possiamo imparare anche a controllare i pensieri negativi che ci condizionano quando prendiamo delle decisioni sviluppando un’immagine più obiettiva della realtà e delle nostre capacità, mentre la nostra autostima migliora.
- Dedicarsi infine a qualcuno che ha bisogno della nostra solidarietà è un gesto che oltre a permettere di decentrarsi per un pò da se stessi, ha un grande effetto positivo sulla crescita della fiducia in se stessi.
Potremmo pensare ad esempio di aiutare nei limiti in cui ci è possibile, un anziano o un bambino o un adolescente in condizioni di fragilità. Una persona che ne ha bisogno ad attraversare la strada; o anche, più semplicemente fare la spesa ad una persona che non è in grado di farlo da sola. Queste, come altre possibili ed alla nostra portata, sono tutte azioni che oltre a fare del bene ci faranno sentire meglio e miglioreranno la fiducia e l’immagine di noi stessi.