Vi siete mai chiesti cosa succede durante un’anestesia? Com’è possibile che si possa rendere il corpo insensibile al dolore ed incosciente? E soprattutto, come ci si risveglia da questo stato di “coma profondo”? Purtroppo neanche la moderna chirurgia è riuscita a dare delle risposte a questi interrogativi. Il dottor Alexander Proekt è un medico statunitense che da anni studia gli effetti neurobiologici che l’anestesia causa nel cervello. Secondo quanto afferma, secondo lui c’è “qualcosa” che guidi il cervello verso il ritorno alla coscienza.
A seguito di un nuovo studio, si è scoperto che il risveglio del cervello, prima di tornare completamente funzionante, avviene per tappe. Dopo aver addormentato dei topi con un anestetizzante per animali, i ricercatori hanno analizzato l’attività cerebrale dell’animale ed hanno notato qualcosa di curioso: durante il risveglio dall’anestesia, nella corteccia e nel talamo, ci sono stimoli ricorrenti che si susseguono.
Il processo è simile in tutti gli animali: esiste, cioè, un processo congenito che dice al cervello come ritornare cosciente.
“Grazie a quest’esperimento – continua il dottor Proekt – è possibile comprendere perché non si possa tornare coscienti dopo aver subito danni cerebrali: il nostro cervello potrebbe compiere ugualmente il processo per ritornare alla coscienza, ma non riesce a compiere le tappe necessarie e quindi non permette al corpo di risvegliarsi.”
fonte | Wired