Oltre alla scelta del momento della giornata migliore per l’ allenamento vediamo ora come comportarsi nelle prime uscite, senza arrivare a dire “non ce la faccio più, meglio che smetta”. Inizialmente, infatti, a meno che non si sia mossi da una fortissima determinazione interiore, la persona che inizia a correre è molto suscettibile a questo tipo di ragionamento e debole dal punto di vista mentale.
Ecco che quindi un’uscita condotta in modo esagerato per numero di chilometri percorsi o per affaticamento raggiunto sono spesso causa di ripensamento e portano il neofita a smettere le scarpette da corsa. Per evitare questo tipo di situazione, spiacevole e difficile da recuperare, bisognerebbe cominciare gradatamente nelle uscite e proseguire in maniera costante fino ad arrivare ad un traguardo prefissato, che dovrà essere l’origine della motivazione ad uscire di corsa. Non è per nulla facile infatti continuare ad uscire a correre seguendo lo stesso percorso senza mai porsi un obiettivo. La noia prenderebbe presto il sopravvento sulla determinazione e facilmente si arriverebbe ad un vicolo cieco. Meglio invece uscire pensando di arrivare a correre una mezz’ora in modo continuato, senza cioè fermarsi mai. Questo potrebbe essere un primo obiettivo per un neofita che inizia da zero!
Potrà sembrare un’enormità correre per trenta minuti senza soste, ma il nostro fisico è predisposto per farlo. Secondo me le prime uscite dovrebbero essere caratterizzate da una fase di cammino e da una fase di corsa, alternate in maniera da dare al proprio fisico il giusto tempo di riposo dopo la fatica. Ad esempio si potrebbe iniziare con cinque minuti di cammino e un minuto di corsa, ripetuti nella stessa sequenza per cinque volte, arrivando così a coprire mezz’ora di allenamento. Alla fine, perciò, saranno cinque i minuti di corsa e venticinque i minuti di cammino. L’idea di base è quella di ridurre progressivamente i minuti camminati, aumentando quelli di corsa fino ad arrivare ad avere solo questi ultimi. Consiglio di svolgere l’allenamento in compagnia; in questo modo sarà più facile incitarsi ed aiutarsi a vicenda, senza mai dimenticare il fattore divertimento. Va da se che prima di inizare a svolgere allenamenti e divertirsi a correre è importante che ognuno abbia fatto una visita specialistica per il cuore, non tanto per vezzo ma per sicurezza personale.