Abbiamo già parlato in un precedente articolo dell’infarto e della sua particolare incidenza soprattutto di mattina, a causa di un problema che riguarda l’orologio biologico interno e i ritmi circadiani. L’infarto è una tra le malattie cardiovascolari più mortali, che colpisce più le popolazioni del Nord Italia che quelle del Centro e Sud Italia.
Da un recente studio emerge che, l’aspirina, un farmaco a base di Acido acetilsalicilico indicato nel trattamento dei dolori infiammatori, stati febbrili, sindromi influenzali e da raffreddamento, sarebbe in grado di prevenire l’infarto. Lo studio è stato condotto su circa 290 pazienti a rischio di malattie cardiovascolari, successivamente suddivisi in due gruppi, al primo dei quali è stato chiesto di assumere una compressa di aspirina la sera prima di andare a dormire, al secondo invece, la mattina.
Durato circa sei mesi, lo studio ha evidenziato che nei pazienti sotto esame, dalle loro analisi non vi è stata alcuna riduzione della pressione sanguigna ma una riduzione dell’attività delle piastrine con conseguente abbassamento del rischio di attacchi cardiaci al mattino. Grazie a questo risultato, i ricercatori hanno potuto constatare che l’aspirina, se assunta la sera prima di andare a dormire, ridurrebbe anche il rischio di mal di stomaco e altri effetti collaterali.
In conclusione, possiamo dire che, basterà cambiare l’abitudine di prendere l’aspirina non più al mattino ma alla sera prima di coricarsi. Non solo si ridurrà il rischio di avere un’infarto ma si potrà anche limitare gli effetti collaterali che possono insorgere in seguito all’assunzione dell’aspirina.