Può capitare che durante il ciclo mestruale ci siano delle perdite di sangue molto abbondanti che possono durare anche più di una settimana. Stiamo parlando dell’ipermenorrea. L’ipermenorrea è un disturbo che colpisce le donne che si avvicinano alla menopausa e quelle giovani che non hanno ancora un ovulazione regolare.
Quali sono i sintomi? Le perdite di sangue possono arrivare agli 80 ml quando in condizioni normali si aggirano attorno ai 35 ml. Un flusso eccessivo può comportare diversi disturbi tra cui dolore e stanchezza, dovuti ad un’anemia sideropenica quindi ad una carenza di ferro.
Da cosa è causata? Questo disturbo è caratterizzato dall’incapacità dell’utero di bloccare la perdita ematica. L’ipermenorrea può essere causata da alcuni squilibri ormonali, spesso avvisaglia di polipi uterini, infiammazioni vaginali, miomi, adenomi e in casi più gravi leucemia e patologie sistemiche. La comparsa di questa condizione può essere dovuta anche all’introduzione di corpi estranei nella vagina come apparecchi intrauterini e alla somministrazione di pillole contraccettive a basso dosaggio. Da non sottovalutare i farmaci antidepressivi e antipsicotici, stress e affaticamento generale.
Come viene trattata? Le cure vengono decise in base alle manifestazioni di ogni singola donna con farmaci in grado di ridurre il flusso di sangue e i dolori ad esso associati. Nel caso in cui la terapia farmacologica non dovesse risultare efficiente, si renderà necessaria la chirurgia. Tra le procedure chirurgiche troviamo:
- Raschiamento;
- Resezione endometriale;
- Ablazione endometriale;
- Dilatazione.