La bulimia viene definita come un disturbo alimentare caratterizzato da un’ingestione incontrollata di cibo “proibito” seguita da un senso di colpa che sfocia in varie tecniche di purificazione dell’intestino, come vomito indotto, lassativi e purghe. Questa malattia colpisce più donne che uomini, in particolare le adolescenti.
I sintomi sono molto simili a quelli dell’anoressia, infatti il problema principale è quello del bisogno irrefrenabile di controllo del peso. Le persone bulimiche cercano disperatamente di diminuire di peso e sono insoddisfatte del proprio aspetto fisico. Quali sono in particolare i sintomi caratteristici di questa malattia?
- Debolezza e apatia;
- Ansia;
- Vertigini;
- Disidratazione;
- Sete;
- Ritenzione idrica;
- Mal di gola;
- Spasmi;
- Aritmie;
- Problemi dentali;
- Gonfiori alle braccia e alle gambe;
- Cicatrici e piaghe;
- Ipertrofia delle ghiandole salivari;
- Irregolarità metruali.
Esiste un modo per guarire dalla bulimia? Certo. Innanzitutto prima di iniziare una qualsiasi terapia cognitivo comportamentale, è di fondamentale importanza essere consapevoli di avere un problema e di avere la forza di prendere in mano la situazione e reagire.
L’aiuto può arrivare dal medico che prescriverà farmaci antidepressivi, dallo psicologo che aiutarà nell’affrontare i pensieri e le sensazioni negative e dal nutrizionista che aiuterà a modificare le abitudini alimentari e a ristabilire un rapporto corretto con il cibo.