Il 10 ottobre è stata la Giornata mondiale contro l’Obesità, una patologia particolarmente diffusa nei paesi industrializzati. Nonostante in Italia, circa il 33,1% delle popolazione è in sovrappeso e il 10% è obeso, è la nazione europea con la percentuale più bassa. L’obesità è considerata una patologia endemica ed è caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso con conseguente aumento del peso corporeo.
Quando l’indice di massa corporea è superiore a 30 e il peso corporeo supera il peso ideale di una quantità pari almeno al 20%, si parla di obesità. Questa patologia causa gravi complicanze metaboliche come ipertensione, diabete mellito di tipo 2, cardiopatie, complicanze respiratorie come le apnee notturne e complicanze osteoarticolari. L’insorgenza dell’obesità è dovuta ad un’eccessiva sedentarietà e ad un’elevata concentrazione di alimenti ricchi di grassi e zuccheri semplici che se diagnosticata in tempo, può migliorare la condizione.
Prevenire l’obesità si può adottando alcune strategie di educazione alimentare. È necessario non fare non più di 3 pasti e 2 spuntini al giorno, limitare l’apporto proteico della carne, delle uova e dei formaggi, prediligendo il pesce, evitare il consumo di snack ricchi di zucchero e fare tanta attività fisica. In molti casi anche la familiarità, gioca un ruolo molto importante non solo per la predisposizione genetica ma anche per il modo di mangiare e vivere le emozioni.