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Alla Base Della Fotografia: lesson #4

Finalmente, dopo un bel po’ di tempo torniamo con la nostra rubrica Alla Base della Fotografia, che per chi se lo fosse perso è un corso base per imparare a fotografare e diretto a coloro che hanno appena acquistato una Reflex, vogliono acquistarne una, o magari vogliono dare una ripassata a qualche nozione. Dopo aver affrontato nelle prime tre lezioni un aspetto, diciamo, più teorico e quindi aver capito per bene cos’è una Reflex passiamo a quelle che definisco le basi fondamentali per scattare. Nelle prossime tre lezioni, infatti, parleremo dei tre parametri più importanti da tenere in considerazione quando si scatta e che devono essere sempre regolati: velocità di scatto, diaframmi, ISO.

Oggi tocca alla velocità di scatto, o se vogliamo, al “Tempo di Esposizione”. Nella prima lezione abbiamo visto che all’interno del corpo macchina è presente un otturatore, che dipendentemente dalla sua posizione fa passare o meno la luce. Al momento dello scatto questo otturatore si alza, passa la luce che raggiunge il sensore. Solitamente nelle compatte decide la macchina quanto tempo tenere alzato questo otturatore, nelle Reflex (preferisco non contare la modalità AUTO) no.

In pratica noi abbiamo il pieno controllo di questa velocità di scatto, che poi va a determinare il risultato che puo’ variare tantissimo nelle nostre foto. Partiamo però dal come si fa modificarlo. Nelle Reflex Entry-Level abbiamo solo una ghiera, bene, è quella che ci permette di cambiare il periodo di esposizione. Se proviamo infatti a girarla in modalità M (manuale) vedremo nel mirino o nel display che alcuni numeri si modificano. Questi numeri rappresentano appunto il tempo di apertura. Solitamente si ha un range che va da 1/4000 a 30” (secondi). Quindi ci basta girare la ghiera per poter scegliere questa velocità.

tempodiscatto2

Naturalmente la domanda vi sporge spontanea, ma cosa cambia? Semplice. Più a lungo l’otturatore rimane aperto, più luce entra e viceversa. Facciamo un esempio. Se vogliamo fotografare un paesaggio di notte non possiamo certo impostare tempi come 1/4000, ma dovremo andare a scegliere dei tempi molto più lunghi, come i 30”.

Landscape from Messina by Piermanuele Sberni on 500px.com
Però, l’utilizzo di tempi così lunghi comporta anche un maggior movimento. In pratica, essendo stata catturata la luce in un arco di 30 secondi, un corpo in movimento nella foto risulterà quasi invisibile (se si è mosso velocemente) o mosso. Però questo non è per nulla un problema, anzi, in certe occasioni da quel “più” alla foto. Un esempio sono le due strisce rosse e bianche (a sinistra della foto) causate dal movimento delle auto. Al contrario un tempo di scatto più veloce causa il “congelamento” del corpo in movimento. Naturalmente qui i consigli che posso darvi sono minimi, perché tutto sta nella vostra intelligenza e nel capire quale tempo si adatta in quella determinata situazione.

Il mio consiglio è quello di provare in modalità S (a priorità di scatto) dove potrete modificare solo il tempo di scatto e quindi non dovrete preoccuparvi dell’esposizione (di cui parleremo nella 7ima lezione).

Altra cosa che dovete sapere che oltre ai tempi di esposizione che ci sono tra 1/4000 di secondo e i 30” esiste lo scatto “Bulb”. Per poterlo usare dovete arrivare ai 30” e poi girare la ghiera ancora una volta. Questa modalità vi permette di tenere l’otturatore aperto finchè non lascerete il pulsante di scatto. Però si tratta di un tipo di scatto che ha bisogno di studio, ingegno e soprattutto di mano ferma o magari di un telecomando.

Raccomandazione che vi do è quella di stare attenti quando scattate con tempi di posa (si, si puo’ dire anche così) molto lunghi perché se muovete la macchina rischiate di far venire la foto mossa. Un consiglio che vi do è quello di non scendere sotto 1/30 quando avete la reflex in mano e senza cavalletto, per il problema prima citato (se poi riuscite ad andare ancora più giù – io riesco a non muovermi fino ad 1/20 – meglio).

Qui di seguito il video di questa lezione e a presto.

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