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Twitter: con le nuove API addio a TweetDeck

Dopo alcuni mesi di attesa e un posticipo diventa ufficiale: Twitter aggiorna le sue API alla versione 1.1, ritirando ufficialmente le precedenti; ritiro che comporta la cessazione di alcune applicazioni di terzi molto popolari.

L’introduzione delle nuove API del noto servizio di micro-blogging, che si sta diffondendo sempre più anche alle nostre latitudini, era prevista per lo scorso 7 Maggio, ma posticipato poi alla giornata di ieri. Nel corso del mese Twitter ha approfittato per testare ulteriormente le nuove API per scoprire e risolvere eventuali problemi.

Così molti i servizi, nella giornata di ieri, hanno smesso di funzionare: oltre a TweetDeck, non più disponibile su iOS, Android e Adobe Air (ma che rimanere accessibile da Mac e PC, oltre che da web), anche SilverBird e DestroyTwitter hanno dovuto chiudere i battenti.

Il passaggio alle nuove API risulta essere, per molti sviluppatori, molto limitante in seguito all’introduzione di molte restrizioni, di cui la più problematica è quella del limite di 100mila utenti per ogni applicazione realizzata. Diventa evidente che con un ostacolo del genere molte società si sono viste costrette a pianificare strategie differenti per i propri prodotti, come accaduto per TweetLanes, diventato open-source.

Nonostante il mese di prova, però, il passaggio alle nuove API non è andato liscio: nel corso della prima giornata, infatti, sono diversi i servizi di terze parti che hanno riscontrato problemi di funzionamento proprio a causa di alcuni malfunzionamenti delle nuove API proposte agli sviluppatori.

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