Con l’avvento degli smartphone di ultima generazione, c’è stata una vera e propria invasioni di sensori. Se acquistate uno smartphone di ultima generazione, potete trovare al suo interno almeno tre sensori, ovvero il giroscopio, il rilevatore di luminosità e prossimità, per non parlare poi dell’accelerometro o del GPS.
Ma non ci sono solamente i sensori posti all’interno del terminale. Un dispositivo iOS o Android può lavorare a stretto contatto anche con sensori di terze parti, come quelli installi all’interno dell’auto o del proprio appartamento. Ci sono alcune aziende automobilistiche che stanno cominciando ad installare sensori che consentano ad un utente iPhone di aprire la propria automobile utilizzando il dispositivo mobile, oppure sono già presenti sul mercato sistemi di allarme che consentono di dare uno sguardo a cosa sta succedendo in casa direttamente dal nostro dispositivo Android, anche se siamo a chilometri e chilometri di distanza.
In futuro le capacità di questi sensori potrebbero aumentare. Potremo, per esempio, pilotare la nostra auto mediante smartphone, che riceverà ed invierà comandi all’autovettura elaborando le informazioni dei sensori posti sulla macchina stessa, come di rallentare quando siamo troppo vicini all’automobile che ci è davanti oppure quando superiamo il limite di velocità.
Su Kickstart, noto sito dedicato ai progetti in cerca di sviluppo, sono arrivati due sensori niente male in cerca di finanziamento. Uno di questi sensori si chiama Node, esso riesce a fornire agli smartphone informazioni dettagliate sulla temperatura, sulla posizione o sull’atmosfera grazie a tre sensori posti al suo interno, e grazie alla trasmissione dati via Bluetooth. L’altro invece si chiama TWINE ed è dotato di accelerometro e sensore di temperatura. Esso consente di inviare tweet o SMS in modo automatico quando il sensore viene attivato. Potrebbe essere usato tranquillamente come sistema di allarme.
Come potete vedere i sensori, abbinati agli smartphone, riescono a mettere a disposizione funzionalità quasi impensabili fino a pochi anni fa. Chissà cosa saranno in grado di fare fra qualche anno. Una cosa è certa: il futuro è dalla loro parte.
fonte | Engadget