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Batterie al Litio: durata 2-3 volte maggiore grazie ai nanomateriali

Se pure da anni si assiste al continuo superamento nelle prestazioni di ogni componente elettronica, dai microprocessori ai supporti di archiviazione dati, dalla risoluzione dei display alla velocità di trasmissione delle reti, per quanto riguarda la durata delle batterie sembra essersi tutto fermato, messo in stand-by. Pochi passi in avanti sono stati fatti dalle case costruttrici con l’incremento della capacità delle batterie, che comunque raramente concedono una carica tale da permettere di utilizzare uno smartphone per più di una giornata.

A venire in aiuto degli utenti instancabili di gadget elettronici, che pure provano a resistere con batterie portatili o di ricambio, ci pensano i ricercatori dell’Università di Stanford. La nuova tecnica sviluppata utilizza nanosfere cave di carbonio che, poste a ricoprire un anodo di Litio in un monostrato amorfo, ne aumentano l’isolamento e l’efficienza del 99% su 150 cicli. Molto meglio di quanto osservato su anodi al Litio non modificati con questo tipo di rivestimento. Facile declinare questi risultati sul piano della durata delle batterie al Litio che saranno messe a punto a partire da questa nuova tecnologia.

La ricerca soccorre ancora una volta l’industria. Fondamentali risultano, come in questo caso, i progressi nel campo delle nanotecnologie che,  sempre di più, contribuiscono a migliorare la qualità della vita delle persone. Con batterie capaci di una durata di 2-3 volte superiore rispetto a quelle attuali, sarà possibile utilizzare ogni dispositivo senza più la preoccupazione di come tenerlo in vita fino a sera. Che sia prossima, dunque,  l’epoca in cui i nostri smartphone saranno liberati, e con essi noi stessi, dai cavi dei mille caricabatterie che avviluppano, se non le nostre vite, di certo le nostre giornate?

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